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CARABINIERE ARRESTATO A FORMIA: ERA SOTTO PROCESSO A S. MARIA C.V.


Non si escludono sviluppi clamorosi nell'inchiesta della Procura di Latina che indaga sull'arresto dell'appuntato Francesco D'Urso arrestato l'altro giorno a Formia e trovato in possesso di armi, documenti e timbri ritenuti «interessanti» dagli investigatori. Il nome dell'appuntato non è nuovo alle cronache giudiziarie: D'Urso, infatti, era stato da poco riammesso in servizio dopo cinque anni di sospensione per essere stato coinvolto insieme ad altri colleghi in una storia di sesso a pagamento. La vicenda, risale al 1996, ed il processo è ancora alle battute iniziali davanti al tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Secondo l'accusa, D'Urso avrebbe omesso di denunciare l'esistenza di un giro di squillo in un piccolo albergo nei pressi della stazione di Caserta, frequentato dallo stesso carabiniere ed altri suoi colleghi. Anzi, con una delle ragazze avrebbe intrattenuto addirittura dei colloqui telefonici finiti nel registro delle intercettazioni. Il processo, ancora senza verdetto, vede indagate altre persone tra cui i gestori dell'Hotel Limone. Dopo quella storia, a quanto pare, il carabiniere – difeso dagli avvocati Giuseppe Stellato e Umberto Pappadia – sarebbe stato anche oggetto di un'indagine relativa a telefonini clonati risalente allo stesso periodo dell'indagine sul giro di prostituzione. In quel periodo il militare prestava servizio al Nucleo Informatico del comando provinciale ed è per questo, forse, che custodiva a casa alcuni timbri recanti la scritta del Casellario Giudiziale della Procura sammaritana e quelli relativi ai nulla osta per il porto d'armi. La difesa, in ogni caso, con documentazione alla mano, sarebbe pronta a dimostrare al magistrato pontino titolare dell'ultima inchiesta l'esatta posizione del proprio assistito. A dimostrazione, per esempio, della sua perfetta buona fede – fa rilevare la difesa – c'è il fatto che l'auto sulla quale stava per salire al momento poco prima dell'arresto (risultata rubata da un controllo dei carabinieri) è la stessa con cui da tempo D'Urso si recava in caserma a Napoli per svolgere il suo servizio.

 
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