Secondo alcuni accordi con la civica amministrazione di Sessa Aurunca, attualmente retta da un un sindaco di sinistra, il prof. Elio Meschinelli, la MANULI FILM S.p.A, una multinazionale che ha anche uno stabilimento a Pozzilli (Isernia) che produce film estensibili per l'imballaggio (recentamente passata nelle mani di Tronchetti Provera che avrebbe acquistato assieme ad un socio straniero il 90% del pacchetto azionario dalla famiglia Manuli), non manterrà gli impegni a suo tempo assunti sia con la civica amministrazione che con altri organismi politici.
La MANULI, secondo indiscrezioni giornalistiche che meritano conferma, con il nuovo assetto societario farebbe mancare il suo apporto per la ristrutturazione dello stabile della vecchia Pretura di Sessa, dove, secondo gli accordi, avrebbe trovato degna sistemazione la Facoltà Universitaria (si è parlato dell'Università della Musica o dello spostamento della Facoltà di Agraria di Portici anche per favorire gli studenti del basso Lazio), le cui fortune sono legate all'interessamento del Magnifico Rettore Prof. Grella, originario di Cascano di Sessa Aurunca e del Prof. Pietro De Santis assessore provinciale, eletto proprio nel collegio di Sessa Aurunca .
Pare che la somma promessa in un primo tempo, quale contributo per la ristrutturazione dello storico sito, sia stata ipotizzata in 5 miliardi delle vecchie lire: ora, però, ad ogni sollecito di quella somma la Manuli non risponderebbe. Gli accordi erano insomma un po' come quelli a suo tempo stilati tra il sindaco di Caserta e la 3M Italia per la ristrutturazione del Real Sito di S. Leucio.
Certo i protagonisti erano diversi. La 3M, da sempre vicino alle esigenze dei cittadini casertani, ha mantenuto gli impegni ed i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Uno splendido sito di S. Leucio (anche sede Universitaria Internazionale affidata al prof. Gaetano Liccardo), che è un vero e proprio fiore all'occhiello del grosso sindaco di Caserta Falco.
Come farà Sessa ad avere una sua sede Universitaria? Pare che qualcuno a cui sta molto a cuore l'iniziativa si stia preoccupando di far ritornare sui propri passi la Manuli. Diversamente, ci sarebbero altre valide idee. Forse, aggiungiamo noi, sarebbe il caso di chiedere all'Enel di cedere la sede, ormai in disuso, al Comune anche a parziale risarcimento per la presenza della centrale atomica del Garigliano, una realtà che da sempre, rappresenta un enigmatico pericolo per tutti i cittadini dell'antica terra di Suessa.
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