È stata inoltrata dalla organizzazione sindacale Cgil Fp del Comune di Caserta, nella persona del segretario aziendale Vincenzo Russo, comunicazione a tutti i dipendenti comunali riguardante sia la preoccupante situazione economica dell’Ente, sia il quadro organizzativo della relativa struttura amministrativa, come di seguito riportiamo.
Ci troviamo di fronte a procedure che sfiorano ogni limite di umana razionalità circa la rinegoziazione dei mutui per quasi 135 milioni di euro, già approvata in Consiglio Comunale, con un piano di ammortamento che entrerà in funzione nel 2007 con rate di 15 anni e dopo aver pagato interessi per svariati milioni di euro nel 2005 e 2006.
Conseguenzialmente, si prende atto che con determine dirigenziali del solo mese di novembre 2004 l’Amministrazione Comunale ha attivato, nella logica del Piano previsionale delle Opere Pubbliche 2004 – 2006 ed altre obbligazioni, ulteriori mutui con la Cassa Depositi e Prestiti per un importo totale di circa 250 milioni di euro garantiti con rate semestrali di 10 anni.
In aperta violazione dei vincoli che contraddistinguono i Comuni cosiddetti virtuosi, l’Amministrazione Comunale inoltre ha disatteso gli obblighi prefissati dal patto di stabilità così come ci è stato dichiarato dall’Assessore al bilancio e programmazione economica nell’ultima riunione di Delegazione Trattante.
Alla luce dei preoccupanti risvolti soprattutto di carattere economico, la Cgil Fp è fortemente preoccupata di un probabile dissesto finanziario dell’Ente, anche in relazione a notevoli esborsi di capitali inerenti soprattutto a nuovi incarichi di consulenti esterni approntati negli ultimi tempi.
In questo frangente così allarmante “in primis” per i dipendenti comunali, ma anche all’attenzione dei cittadini contribuenti, si evidenzia una continua mortificazione nei riguardi di chi quotidianamente persevera nel suo lavoro di istituto e che viene costantemente ignorato a fronte di impegni assunti con i lavoratori stessi fin dal lontano dicembre 2003 inerente la nuova Dotazione Organica con relative progressioni verticali delle carriere interne ferma per “volontaria” e mancata individuazione dei profili professionali da riservare agli stessi, nonché la disapplicazione nella sua interezza del Contratto integrativo decentrato, le cui trattative non hanno ancora sortito gli effetti contrattuali desiderati.
|