E' stato il presidente dell'Ordine degli Avvocati di Santa Maria Capua (Caserta) Elio Sticco, a ricordare oggi, nel corso dell'intitolazione della piazza attigua al Tribunale ai giudici Falcone e Borsellino, anche la figura di un magistrato-martire ucciso dalle Brigate Rosse. Nicola Giacumbi, nativo di Santa Maria Capua Vetere, magistrato nella città del foro come il padre, fu ucciso a Salerno nel 1980 dalle Brigate Rosse colonna Fabrizio Pelli. Anche Giacumbi aveva rifiutato la scorta, ben 24 anni fa. Una tragedia "nostra" ma dimenticata da molti distratti. Da Santa Maria, Nicola Giacumbi, era stato trasferito a Salerno come procuratore della Repubblica facente funzioni, fu ammazzato dalla colonna salernitana delle Brigate Rosse la sera di domenica 16 marzo 1980. L’agguato avvenne in corso Garibaldi mentre rientrava a casa in compagnia della moglie, dopo una tranquilla domenica trascorsa tra la casa dei suoceri e al cinema Capitol dove proiettavano Kramer contro Kramer. "Non posso concludere il mio intervento - ha detto Sticco - senza rendermi interprete dell'Avvocatura per ringraziare l'amministrazione comunale dell'iniziativa con la quale ha ravvivato il ricordo di Borsellino e Falcone ricordando che ci unisce al sacrificio meno recente di una gloria sammaritana come Giacumbi trucidato nell'adempimento del proprio dovere". Sticco ha poi parlato delle ragioni dell'eroismo e del martirio dei due giudici, del loro messaggio ai poteri dello Stato e di celebrazione senza retorica dei due martiri. Il presidente dell'ordine forense sammaritano, organismo che ha partecipato attivamente alla realizzazione dell'iniziativa, ha poi invitato a riflettere ogni giorno sul sacrificio dei due giudici per "migliorare noi stessi".