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SCARCERAZIONI FACILI?: IL PM NORDIO SPIEGA UN RETROSCENA


Notizie Campania (Napoli, Caserta) - Il questore di Napoli Malvano lancia l'allarme sulle scarcerazioni cosiddette facili: su 3500 arrestati all'anno il 70% viene rimesso in libertà, dice la massima carica della polizia a Napoli. Ma è proprio così?
L'opinione pubblica che si scandalizza sulle scarcrazioni spesso non riesce ad entrare completamente (a volte anche per la genericità mediatica) nel complesso meccanismo dell’applicazione della legge.
A tal proposito spiega bene un passaggio tecnico il magistrato Carlo Nordio, pm a Venezia in aspettativa e presidente della commissione ministeriale per la riforma del codice penale, il quale, in un editoriale sulla carcerazione preventiva fa capire un passaggio importante.
Scrive Nordio, "Mandare in galera una persona durante le indagini sarebbe, a rigore, incostituzionale, perché la Costituzione proclama la presunzione di innocenza prima della condanna definitiva. Ma sarebbe anche intollerabile, perché vi sono situazioni in cui l’allarme sociale obbliga il giudice a questa scelta dolorosa. Dirò di più: lo obbliga anche contro le disposizioni dello stesso codice che sono, un po’ ipocritamente, restrittive. Se un marito infatti durante un raptus di gelosia spara alla moglie e la uccide, poi va a costituirsi e confessa, a rigore non dovrebbe nemmeno essere arrestato: non può infatti ripetere il crimine, perché aveva una moglie sola, né inquinare le prove, perché è confesso, né scappare, perché si è spontaneamente presentato in questura. Ma nessun magistrato lo libererebbe mai, perché la società lo prenderebbe per matto. E questo esempio dovrebbe bastare."

 
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