Una novità nel Giornale di Caserta (dopo l'avvicendamento dei direttori) sembra esserci: come se non ce ne fossero abbastanza, il lettore deve sorbirsi altre ovvietà nei fondi del direttore. All'esordio (26 settembre) Venditto ci fa sapere che Caserta è "una città malata di solitudine" e conclude con un elogio all'Udeur e un ordine perentorio a Montecuollo: "dimostri che tutto il partito è dalla sua parte e avanzi una proposta secca..etc..etc.". Nell'inutile sermone domenicale di oggi domenica 10 ottobre, altre ovvietà che sembrano prese da Repubblica e l'Unità (per chi ha coraggio di comparli): "Aprite gli occhi - insiste alla fine Venditto con riferimento all'Udeur e al candidato alla presidenza - alle istituzioni e alle coalizioni: aprite gli occhi!". La linea editoriale ora è chiara....
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Per chi non se ne fosse accorto e come anticipato da queste colonne in tempi non sospetti, Giuseppe Venditto (ex politico casertano vicinissimo alla Sinistra) è il nuovo direttore responsabile del Giornale di Caserta che fa capo all'odontoeditore Pasquale Piccirillo. La new-entry, anche se non formalizzata al cento per cento nel registro del tribunale, è di domenica 26 settembre.
Il giorno prima, il 25 settembre, il quotidiano dalle circa 1000 copie settimanali, è stato firmato per l'ultima volta da Francesca Nardi, il direttore che è durato più a lungo nella redazione di via Isonzo dopo una serie di avvicendamenti iniziali. Per la verità, ci segnala qualche lettore, a distanza di 15 giorni dal cambio di direttore, nulla sembra essere cambiato nella fattura del quotidiano (e nemmeno nella sostanza).
Il nome della Nardi (e la sua email) appaiono ora nella gerenza del comitato di redazione ma, finora, articoli a sua firma (che a qualcuno mancano) non siamo riusciti a trovarne. Un giornale con tanto di comitato di redazione (attenzione però, non siamo in via Solferino) ha lasciato però delusi più di qualche lettore al quale non è stato rivolto nè l'arrivederci del direttore uscente (Nardi); nè il saluto del direttore entrante (Venditto). "Se ci sono screzi fra loro - ha commentato qualcuno in edicola - che c'entriamo noi lettori?". Insomma, i lettori (quei pochi coraggiosi che spendono ben 90 centensimi per le 30 pagine zeppe di foto) non se lo aspettavano proprio di non essere nemmeno citati nel cambio di direzione. "Lo fanno tutti i direttori di giornali (nazionali, provinciali e comunali) perchè proprio al Giornale di Caserta (con cotanto comitato di redazione) non l'hanno fatto?" Si sono domandati in molti.
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