"Ora che l'operazione di abbattimento delle torri di Castelvolturno è giunta all'ultimo atto, il rilancio socio-economico del litorale domitio non può e non deve prescindere dalla risorsa rappresentata dagli immigrati".Questa la posizione del presidente della Provincia di Caserta, Riccardo Ventre, alla firma dell'accordo di programma teso a riqualificare la località "Pinetamare" e l'intera fascia costiera di Terra di Lavoro. "Ci troviamo davanti ad una svolta storica, - ha detto Ventre - demolire un eco-mostro non significa soltanto risanamento ambientale, ma anche e soprattutto seppellire un vecchio modo di ragionare che tanto ha danneggiato il nostro territorio. Alle amministrazioni pubbliche come la Regione e il Comune di Castelvolturno chiedo di scommettere sulle potenzialità delle tantissime persone extracomunitarie che ospitiamo, appello che rivolgo con la medesima forza anche ai consorzi privati chiamati a cambiare il volto del litorale domitio". "La grande maggioranza degli immigrati - ha aggiunto Ventre - che vivono nella nostra provincia ha tutti i numeri per poter contribuire sensibilmente allo sviluppo dell'economia e al successo delle iniziative imprenditoriali locali. Si tratta di persone animate da grande forza di volontà ed il più delle volte culturalmente attrezzate, è inammissibile che debbano essere considerate criminali o violente per una frangia di delinquenti clandestinamente approdati dalle nostre parti e con i quali condividono il luogo di provenienza o probabilmente solo il colore della pelle". Quindi Ventre ha ricordato:"Come ente di riferimento sul territorio abbiamo avviato da lungo tempo la riqualificazione morale e culturale, prima ancora che economico-produttiva, del Litorale domitio. Il premio immagine e il nostro impegno a favore dei gestori dei lidi sono la testimonianza inequivoca ed inequivocabile dell'interesse che riserviamo e riserveremo in maniera sempre più convinta a questa particolare ed affascinante area di Terra di Lavoro". L'obiettivo della Provincia è raggiungere un accordo che porti ad una riduzione delle somme da pagare al Demanio da parte dei proprietari dei lidi e ad una maggiore rateizzazione dei pagamenti. "Quello dei lidi - ha dichiarato il presidente Ventre - è un problema di enorme rilevanza, non possiamo abbandonare gli operatori economici del litorale domizio al loro destino. Ciascuna istituzione, in base al proprio ambito di competenza, deve contribuire a risolvere un disagio così grande, cresciuto a dismisura negli anni fino a diventare un'emergenza. Credo sia il caso di prendere a cuore le sorti di questi imprenditori - ha spiegato ancora il presidente della Provincia -, visto che anche a loro si deve lo sviluppo della nostra economia in questi anni. Il rilancio del litorale diventa un traguardo possibile soltanto se tutte le istituzioni collaborano e si aprono al territorio. Occorre studiare delle manovre incentivanti che scongiurino il rischio della delocalizzazione delle attività che oggi insistono sui Comuni domitiani".