“La proposta di un Parlamento islamico, proveniente da più parti, vede da parte dell’Ente Provincia – ha sottolineato il presidente ed eurodeputato Riccardo Ventre – la condivisione rispetto alla necessità di garantire lo sviluppo di organismi che favoriscano l’integrazione tra le diverse comunità. Tuttavia la proposta stessa va esaminata ed eventualmente condivisa con degli steccati invalicabili, nel senso che non vi possono essere confusione di ruoli né cedimenti rispetto all’identità ed alla storia di ciascuno. Questa Provincia è stata la prima ad istituire, più di un anno fa, il Consiglio provinciale degli immigrati. Sono, inoltre, già quattro anni che l’Ente favorisce la conoscenza tra le tre principali religioni monoteiste, grazie alla stipula di una specifica convenzione con l’Istituto Universitario Orientale di Napoli. E’ dal colloquio, infatti, che scaturisce la conoscenza e la comprensione reciproca; un’interazione che deve portare all’isolamento di quella parte dell’Islam che nulla a che a fare con i dettami del Corano perché fa della violenza, e solo di quella, il proprio principio ispiratore. Il confronto tra i diversi credi religiosi deve sì essere proficuo e costante ma non dovrà, in alcun modo, portare ad una omogeneizzazione tre le stesse, non dimenticando di sottolineare come la nostra cultura sia cosa diversa e distinta da quella musulmana. Il principio ispiratore del confronto tra le religioni deve, quindi, risultare utile al trasferimento reciproco di valori e peculiarità culturali, non lasciando spazio ad alcun tipo di snaturamento”.
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