Caserta, 13 settembre 2004 - Nessun pagamento da marzo ad oggi; un direttore che si era trasformato anche in editore (sborsando in più di un caso i soldi dalla propria tasca); una proprietà locale poco esperta e fagocitata da un volpone dell'editoria. Finisce dopo sette mesi l'esperienza di un gruppo di giornalisti del Quotidiano di Caserta che con il direttore Raffaele Balletta si sono dimessi in blocco per il protrarsi di una situazione insostenibile: quella del mancato pagamento degli stipendi. Il giornale, nato con la "benedizione" dell'editore sannita Luca Colasanto che a Caserta aveva scelto come socio Donatella Andrisani, una farmacista di Alvignano (che con l'editoria non ha mai avuto a che fare) fu presentato con gran clamore nel corso di una manifestazione in un noto albergo di via Roma a Caserta. Già in quell'occasione, qualcuno notò che più volte la Andrisani sbagliava il cognome di Colasanto chiamandolo Colasanti: un segno?. Il quotidiano dovrebbe continuare ad andare in edicola ma forse con un altro nome. Nella redazione un gruppo di volenterosi (tra cui, sembra, il figlio della direttrice del Giornale di Caserta, già stancatosi dell'esperienza alla Gazzetta di Caserta) che dovrebbe proseguire la pubblicazione dei numeri già da domani.
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