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Caserta, 21 ottobre 2025 - Una maxi frode carosello da 17 milioni di euro nel settore dei prodotti energetici e' stata scoperta dalla Guardia di finanza, nell'ambito di un'indagine coordinata dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere. Su disposizione del gip, i militari hanno eseguito un decreto di sequestro del profitto milionario. Coinvolte nell'inchiesta trenta societa', operanti tra la provincia di Caserta e altre regioni. A Casagiove sigilli alla Vernagas della famiglia Santabarbara (indagati padre e figlio) mentre a Castel di Sasso sotto sequestro la San Marco Petroli. Le indagini, condotte dal Nucleo di Polizia Economico-Finanziaria di Caserta e dal I Gruppo di Napoli, hanno fatto emergere un articolato sistema di frode che interessava l'intera filiera commerciale dei prodotti per autotrazione: dal deposito fiscale ai distributori di carburante, con l'unico obiettivo di evadere l'Iva. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, il meccanismo prevedeva l'utilizzo di societa' "cartiere", cioe' entita' esistenti solo sulla carta, che acquistavano carburante in esenzione d'Iva per poi rivenderlo, direttamente o tramite ulteriori societa' "filtro", senza effettuare il versamento dell'imposta. In questo modo, le imprese realmente attive nel commercio di prodotti energetici ottenevano forniture a prezzi inferiori a quelli di mercato, alterando la concorrenza e danneggiando l'erario. La truffa, del valore complessivo di 96 milioni di euro in fatture false, sfruttava anche le disposizioni della Legge di Stabilita' 2018, che prevedeva la possibilita' per alcune categorie di operatori di differire il versamento dell'Iva in presenza di specifici requisiti di affidabilita'. Le societa' fittizie, spesso intestate a prestanome, talvolta con precedenti penali, venivano cosi' interposte nella filiera commerciale per acquistare carburante in esenzione e rivenderlo senza rispettare gli obblighi fiscali. Ulteriore metodo fraudolento era l'invio di false dichiarazioni d'intento per accedere ai benefici previsti dalla normativa sulle accise. Prima della scadenza per la presentazione delle dichiarazioni annuali, le societa' venivano poste in liquidazione o chiuse, eludendo definitivamente il pagamento dell'Iva dovuta. In totale, secondo gli accertamenti della Guardia di Finanza, sarebbero stati immessi sul mercato oltre 87 milioni di litri di carburante attraverso questo sistema illecito, per un'evasione complessiva di 17 milioni di euro.
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