Caserta, 7 giugno 2025) - L’editoriale di Ferdinando Terlizzi
Non mi occupo di politica, faccio notoriamente il cronista giudiziario da oltre 50 anni (sono stato insignito dall’Assostampa del titolo di Senatore dell’Informazione in Campania); ma ho vissuto la storia e la politica della Terra di Lavoro. Oggi mi sento come l’eroe dei due mondi (chiedo scusa a Garibaldi) perché essendo nato a Santa Maria Capua Vetere 88 anni or sono, parteggio per la candidatura di Antonio Mirra. Non solo per questo. Il padre è stato sindaco della città del Foro. Un otorino di professionalità eccezionale ( come del resto il fratello).
Ma vi è di più. Sono sposato in seconde nozze a Sessa Aurunca e vi vivo da quasi 40 anni ( sono stato fondatore e direttore della tv privata New Antenna Sud). Ma con questa vicenda della candidatura di Mirra ho potuto constatare che c’è chi fa chiacchiere e chi fa politica.
Intendo parlare del Presidente Gennaro Oliviero, l’uomo decisivo dietro la candidatura di Mirra. In un panorama politico frammentato e spesso dominato da calcoli di partito, la figura del Presidente del Consiglio regionale della Campania Gennaro Oliviero emerge come quella di un leader capace di incidere concretamente, andando oltre le sigle e le coalizioni. A testimoniarlo sono i numeri: ben 192 firme raccolte da solo, praticamente l’intero sostegno necessario per presentare la candidatura di Mirra a presidente visto che il minimo richiesto era di 198 firme. In altre parole, senza Oliviero, la candidatura non sarebbe mai esistita.
A confronto, infatti, l’intero schieramento composto da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi-Sinistra e Socialisti ha contribuito con appena 82 firme. Persino Azione, con tutti i suoi sforzi, si è fermata a 26 firme. Numeri che parlano chiaro: l’intero centrosinistra unito non arriva nemmeno a eguagliare il peso politico e territoriale di Oliviero.
Il consigliere Ciro Marcigliano è stato il presentatore ufficiale della candidatura di Mirra, uomo di fiducia di Oliviero, la cui presenza sottolinea innegabile che la spinta decisiva a Mirra sia arrivata proprio dal Presidente del Consiglio regionale. Un sostegno non solo numerico, ma anche politico e organizzativo, che conferma la sua capacità di mobilitare consensi reali e radicati nel territorio.
Il Partito Democratico e gli altri partiti tradizionali, di fronte a questi dati, appaiono marginali. In un momento in cui la politica cerca figure credibili e capaci di unire, Oliviero rappresenta un punto di riferimento solido e autorevole. Non solo ha dimostrato di saper fare numeri, ma anche di possedere una visione e una forza aggregativa che oggi pochi possono vantare.
Senza Oliviero, Mirra non sarebbe nemmeno in corsa. Con lui, invece, si apre una possibilità concreta.
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