Santa Maria Capua Vetere 22 maggio 2025 - Giudici di pace e avvocati,
consulenti, medici, periti: sono trenta i professionisti
sottoposti a perquisizione dalla Polizia di Stato e dalla
Guardia di Finanza perché coinvolti nell'indagine su falsi
incidenti stradali coordinata dalle Procure della Repubblica di
Roma e Santa Maria Capua Vetere.
Significativo il dato dei giudici di pace indagati, per cui
procede la Procura capitolina: sono tre su quattro in servizio
all'ufficio del tribunale di Santa Maria Capua Vetere, tutti
inseriti nel sistema truffaldino denunciato da una compagnia
assicurativa, che aveva notato delle anomalie nelle pratiche
relative ad una decina di incidenti stradali. Come significativo
è anche il giro d'affari, pari a 2,2 milioni di euro, stimato
dagli inquirenti per il solo 2024, visto che l'indagine è
partita a fine 2023. Tutte le persone coinvolte rispondono di
associazione a delinquere finalizzata alla commissione di truffe
in danno di assicurazioni.
Determinante - è emerso dalle indagini degli investigatori
della Squadra Mobile di Caserta e del Nucleo Polizia
Economico-Finanziaria di Caserta delle Fiamme Gialle - il ruolo
degli avvocati (una decina quelli indagati) che curavano l'iter
concernente i falsi sinistri, tenevano contatti con i medici
nominati (tre quelli coinvolti) come consulenti dai giudici di
pace e con i medici e gli avvocati designati delle compagnie
assicurative. Dal canto loro i giudici di pace, in cambio di
somme di denaro ma anche beni di lusso come orologi, avrebbero
emesso sentenze compiacenti in favore degli avvocati,
accogliendo le richieste di risarcimento per danni conseguenti a
lesioni fisiche e morali subite da diversi soggetti a seguito
dei falsi incidenti.
I giudici di pace perquisiti sono Maria Gaetana Fulgeri di Maddaloni, Bruno Dursio di Napoli e Rodosindo Martone, detto Dodò casertano.
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