LA NOTTE ROMANA DEI CASCHI D’ORO AUTOSPRINT E VOLANTI ACI 2023
Un successo per la Notte degli oscar del Motorsport al Foro Italico con numerosi ospiti internazionali di prestigio e i vincitori della stagione appena conclusa. Un grande evento firmato ACI e Autosprint.
Roma, 13 dicembre 2023 – È stata una notte stellata quella dei Caschi d’Oro di Autosprint e Volanti ACI 2023. L’appuntamento di Autosprint e dell’Automobile Club d’Italia, insieme ormai dal 2018, si è svolto per la prima volta a Roma al Foro Italico, presso la Sala delle Armi, nel tempio dello sport, con un plateau di partecipanti di livello esclusivo e una rassegna di premi e riconoscimenti ai migliori interpreti nazionali ed internazionali della stagione automobilistica 2023 in pista, dei rally, delle salite e del karting e molto altro. Parole d’Ordine della serata: Sport, Emozioni e Passione.
Ad accogliere gli ospiti uno spettacolo di video mapping che ha dato vita all’intera facciata principale della Sala. Tra forme e musica, l’edificio si è animato con immagini di motori, i simboli del motorsport, scintille dorate, figure che hanno acceso la notte al Foro Italico.
La serata di gala, diretta da Roberta Lanfranchi, nota conduttrice televisiva e radiofonica e Camilla Ronchi, giornalista sportiva di ACI Sport, ha vantato la presenza delle più alte cariche dello sport italiano per applaudire i protagonisti del presente, passato e futuro del migliore motorsport.
Un evento, I Caschi d’Oro, con una tradizione consolidata e che va in scena ininterrottamente da 58 anni, premiando tutti i più grandi nella storia del motorsport italiano e internazionale, da Enzo Ferrari a Jack Brabham, a Niki Lauda, da Ayrton Senna a Michael Schumacher, da Alex Zanardi a Lewis Hamilton tutti hanno ricevuto l’oscar del settimanale da corsa.
Anche in questa edizione immancabili il Presidente dell’Automobile Club d’Italia Angelo Sticchi Damiani e il Direttore di Autosprint Andrea Cordovani e presenti per omaggiare tutti i premiati dei Caschi d’Oro di Autosprint e Volanti ACI.
A fare gli onori di casa, erano presenti in sala il Presidente di Sport &Salute Marco Mezzaroma, l’Amministratore Delegato Diego Nepi Molineris. Presente in veste di premiato anche il Presidente del CONI Giovanni Malagò.
In rappresentanza della città di Roma l’Assessore grandi eventi, sport turismo e moda Alessandro Onorato. Tra gli interventi di spicco, i riflettori sono stati puntati sulle personalità di Luca Cordero di Montezemolo e Flavio Briatore, Giancarlo Fisichella e Felipe Massa. In collegamento live anche il saluto di Jean Todt e del CEO di F1 Stefano Domenicali.
Il momento clou della serata è stato poi come di consueto durante la consegna dei Caschi di Autosprint e dei Volanti ACI.
L’Automobile Club d’Italia e la Direzione per lo Sport Automobilistico ACI Sport hanno conferito il Volante ACI d’Oro 2023 a tutto il Team Ferrari che ha vinto quest’anno la 24 Ore di Le Mans. Un nuovo importante risultato storico per la casa di Maranello. Sul palco dunque l’equipaggio ad essere premiati Alessandro Pier Guidi, Antonio Giovinazzi e James Calado.
Il Volante ACI Argento è andato al giovane Andrea Kimi Antonelli grazie alla vittoria nella Formula Regional europea, mentre il Volante ACI Bronzo è stato consegnato al trentino Roberto Daprà, Campione FIA ERC4 e vice campione FIA ERC Junior.
Per i Caschi Tricolore di Autosprint, il Casco Tricolore Oro è andato al giovane Mattia Drudi, vincitore della GT World Challenge Powered By Aws Sprint Cup, il Casco Tricolore Argento al padovano Lorenzo Patrese, campione Overall al GT World Challenge Tour della categoria Silver e, di nuovo applausi per Roberto Daprà ottenendo il Casco Tricolore Bronzo.
Tra i riconoscimenti speciali è stato consegnato il “Premio Fiammetta La Guidara”, in ricordo della giornalista sportiva voce di Autosprint e ACI Sport consegnato al Vice Direttore di RAI Sport Stella Bruno. Tra coloro che raccontano lo sport, poi un premio speciale è stato conferito a Federico Ferri, Direttore Responsabile di Sky Sport.
Lo show dei Caschi e Volanti ACI è stato trasmesso in diretta streaming sul sito di Autosprint e su ACI Sport TV (ch 228 di Sky, 52 tivùsat, acisport.it).
L’edizione 2023 è realizzata in collaborazione con Sport e Salute. Si ringraziano Toyota, ADR - Aeroporti di Roma, Bosch e Sparco.
Sport Network è official advisor dell’evento. Riferimento per tutte le aziende che intendono presenziarlo, già affermatasi come prima concessionaria in progetti editoriali e BTL nell’ambito motori.
FORMULA 1
Lunedì 4 dicembre ore 12:
al via l’operazione “Xmas Gift”:
IN VENDITA I BIGLIETTI DEI GP DI IMOLA E MONZA
STICCHI DAMIANI: “DETERMINATI AD AVERE 2 GARE SINO AL 2030”
BONACCINI: “LA F1 ACCENDE IL FARO SU UNA TERRA FERITA”
FONTANA: “IL GRAN PREMIO UNA VETRINA PER L’ITALIA”
PANIERI: “SINERGIA TRA I DUE GP FA BENE AL PAESE”
PILOTTO: “LA F1 ANCHE MOMENTO DI CONFRONTO CULTURALE”
Biglietti su: monzanet.it, autodromoimola.it e ticketone.it
2 dicembre 2023. Il Mondiale 2023 della Formula 1 si è appena concluso ma l’Automobile Club d’Italia - ente organizzatore del Formula 1 Gran Premio dell’Emilia-Romagna e del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia - è da tempo al lavoro per organizzare le due tappe italiane del Mondiale 2024. Primo passo: l’iniziativa Xmas Gift, che sancisce l’avvio della campagna di vendita dei biglietti per i due appuntamenti che sono in programma rispettivamente domenica 19 maggio 2024, all’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola e domenica 1° settembre 2024, all’Autodromo Nazionale Monza.
L’Xmas Gift scatterà lunedì 4 dicembre alle ore 12 e offrirà agli appassionati di automobilismo l’opportunità di regalarsi o regalare per Natale i biglietti per assistere alle due gare.
Sticchi Damiani: “ACI unico ente al mondo a organizzare due eventi così”
Angelo Sticchi Damiani (Presidente Automobile Club d’Italia): “Con grande soddisfazione e rinnovato impegno, lavoriamo per la disputa in Italia di questi due Gran Premi. Mi piace sottolineare come ACI, Automobile Club d’Italia, sia l’unico organizzatore al mondo a farlo e sono altresì convinto che siamo sulla strada buona perché tutti insieme - Governo, Regioni, Comuni e altri soggetti coinvolti – possiamo garantire il prolungamento, sino al 2030, dei contratti con la Formula 1”.
Bonaccini: “Gran Premio: segnale di ripartenza”
Stefano Bonaccini (Presidente Regione Emilia-Romagna): “La Formula 1 ritorna a Imola, nel cuore della Motor Valley emiliano-romagnola. Ripartiamo da dove ci eravamo lasciati. L'avevamo promesso un anno fa, quando con una scelta soffertissima, ma inevitabile, di fronte alla drammatica alluvione che ha colpito il nostro territorio, decidemmo - insieme al Governo, agli organizzatori e al Comune - di annullare il Gran Premio. Il Gran Premio del 19 maggio assume, dunque, per noi un duplice significato: una grande festa dello sport, ma anche una nuova, preziosa occasione per tenere alta l’attenzione su questa terra ferita. Un’attenzione che, voglio ricordare, è arrivata da subito da parte di tanti importanti gruppi automobilistici e da parte della stessa Formula 1: gesti concreti di solidarietà per i quali, ancora una volta, desidero ringraziarli. Niente come lo sport può unire le persone, e niente come lo sport può tradursi in una straordinaria opportunità di promozione e valorizzazione del territorio. Sono certo che sarà ancora una volta così. Tutti insieme all’Autodromo Enzo e Dino Ferrari di Imola, per ricominciare”.
Fontana: “Noi sempre al fianco di Monza con atti concreti”
Attilio Fontana (Presidente Regione Lombardia) “Il Gran Premio d’Italia di Monza è, a tutti gli effetti, uno degli eventi più importanti del nostro Paese, non solo in termini sportivi ma anche e soprattutto come vetrina di un Paese protagonista nel mondo. In tutto ciò Regione Lombardia riveste un ruolo fondamentale perché da sempre sostiene questa manifestazione con atti concreti. Bene, dunque, l’iniziativa di proporre, fin dai prossimi giorni, i biglietti d’accesso all’evento in programma tra fine agosto e inizio settembre. Un dono di Natale che può rendere felici gli appassionati di motori e più in generale tutti coloro che potranno ammirare la magia del più importante e storico ‘Tempio della velocità’”.
Panieri: “Lavoriamo per arricchire l’offerta per i tifosi”
Marco Panieri (Sindaco di Imola): “Questa iniziativa rappresenta un’opportunità per il lancio di entrambi i Gran Premi di Formula 1, sempre più in sinergia e in grado di valorizzare il sistema Paese attraverso passioni, Storia e Sport con grandi campioni. Dopo un anno molto difficile, è positivo, con l’occasione del Natale, rilanciare nel nuovo anno questi grandi eventi. Stiamo lavorando e abbiamo lavorato come Comune per aumentare l’esperienza dei tifosi, dalla Fan Zone al centro storico, valorizzando eccellenze e realtà della città. In particolare, ricordo che il 2024 sarà anche l’anno delle celebrazioni per il 30° anniversario dalla morte di Roland Ratzenberger e Ayrton Senna, alla cui memoria renderemo omaggio con una serie di iniziative”.
Pilotto: “Lo sport opportunità di conoscenza “
Paolo Pilotto (Sindaco di Monza) “Monza e Imola si trovano a rappresentare, insieme, due comunità conosciute in Italia e nel mondo anche per gli sport motoristici. Il Gran Premio è sport, incontro tra persone provenienti da ogni parte del mondo, occasione di conoscenza delle città e dei loro valori".
Programma e orari delle due tappe italiane del Mondiale
Il Gran Premio dell’Emilia-Romagna, settima tappa del Mondiale 2024, si disputerà sul circuito dell’Autodromo Internazionale Enzo e Dino Ferrari di Imola (4.909 metri) nelle giornate di venerdì 17 maggio (prove libere), sabato 18 maggio (prove libere e qualificazione) e domenica 19 maggio (gara su 63 giri). La Fan Zone aprirà i battenti già giovedì 16 maggio.
La 95esima edizione del Formula 1 Pirelli Gran Premio d’Italia, sedicesima tappa del campionato del mondo 2024, si disputerà sul circuito stradale dell’Autodromo Nazionale Monza (5.793 metri) nelle giornate di venerdì 30 agosto (prove libere), sabato 31 agosto (prove libere e qualifiche) e domenica primo settembre (gara su 53 giri). La Fan Zone aprirà già giovedì 29 agosto.
Roma, 3 dicembre 2023
In occasione della ricorrenza mondiale del 3 dicembre, l’Automobile Club d’Italia torna con una campagna social per i diritti dei disabili
Il 3 dicembre si celebra in tutto il mondo la Giornata internazionale delle persone con disabilità e in questa occasione ACI ha deciso di riproporre – con una declinazione differente rispetto alla precedente - una nuova campagna social destinata promuovere l'inclusione nella mobilità sicura e sostenibile.
La campagna, sviluppata attraverso immagini di mobilità quotidiana di facile comprensione e di sicuro impatto, si intitola #tuttonormale ed è stata studiata per illustrare come chi si trova a vivere una situazione di disabilità affronta comunque gli stessi problemi, anche minimi, che tutti fronteggiano ogni giorno.
Le immagini ripropongono scene della vita di ciascuno di noi, con persone con disabilità alle prese con piccoli contrattempi quotidiani, come aver perduto il telecomando o aver scoperto, una su un mezzo pubblico, di non avere l’abbonamento aggiornato.
Questa campagna conferma l'impegno dell’Automobile Club d’Italia a fianco delle persone con disabilità in continuità con la precedente attività a livello mondiale, condivisa e promossa con la FIA, focalizzata sul principio universale di "tutti uguali nella mobilità".
L'accessibilità e l'inclusività nella mobilità è infatti un tema sociale attuale di primaria importanza, basti pensare che solo in Italia – secondo i dati ufficiali Istat – le persone che soffrono di disabilità sono circa 3,1 milioni ovvero il 5,2% della popolazione nazionale. Quasi la metà, un milione e mezzo, ha più di 75 anni.
“La disabilità – ha detto il presidente ACI Angelo Sticchi Damiani – non deve significare esclusione. L’impegno delle donne e degli uomini che lavorano per ACI è proprio quello di garantire accessibilità e inclusione anche a chi si trovi in questa delicata condizione, con particolare riguardo al versante che l’Automobile Club presidia, quello della mobilità che deve essere un diritto per chiunque. Campagne come #tuttonormale costituiscono una parte fondamentale del nostro contributo per una società, anche in questo senso, più giusta e accogliente”.
La sfida per una mobilità più sicura, efficiente e verde richiede un cambio di passo
Roma, 28 novembre 2023
Alla Conferenza del Traffico e della Circolazione ACI presenta lo studio della Fondazione Caracciolo sull'Auto di domani
Accelerare il rinnovo del parco circolante: in Italia quasi 4 auto su 10 (39%) hanno più di 15 anni d’età; consentire l’uso in sicurezza dei veicoli con sistemi avanzati di assistenza alla guida e favorire l’introduzione dei veicoli a guida automatica, digitalizzando le infrastrutture e adeguando manti e segnaletica stradale; accelerare il processo normativo che abilita l’uso di veicoli con sistemi avanzati di guida autonoma; integrare i percorsi formativi dei giovani, con moduli relativi all’uso dei sistemi di assistenza alla guida; promuovere campagne informative sui benefici dei sistemi di assistenza alla guida e analisi specialistiche per evidenziare l’eventuale impatto sugli incidenti stradali delle dotazioni di assistenza alla guida e guida automatica.
Sono questi - secondo “L’AUTO DI DOMANI: sicura, sostenibile e accessibile”, il Rapporto della Fondazione Caracciolo, presentato questa mattina a Roma, alla 76esima “Conferenza del Traffico e della Circolazione” - i sei punti imprescindibili per far sì che, anche in Italia, automazione ed elettrificazione possano rivoluzionare la mobilità, rendendola più sicura, più efficiente e più verde.
Sei anche i passi necessari per affrontare, in modo eco-razionale, il percorso verso l’auspicato azzeramento delle emissioni di gas serra: coprire, con fonti rinnovabili, la crescente domanda di energia elettrica, riducendo la dipendenza dalle fonti fossili; affrontare - in modo tecnologicamente neutro – il tema dei carburanti “alternativi”, valutando, congiuntamente, coefficiente emissivo e di efficienza; cogliere i progressi della chimica delle batterie e valorizzarne il potenziale di accumulo per le fasi di sovrapproduzione rinnovabile; valutare, nelle politiche di sostegno al rinnovo, tutte le opzioni che consentono di traguardare in modo razionale, gli obiettivi di riduzione dell’impatto carbonico; incentivare i comportamenti di acquisto e guida sostenibile delle auto, utilizzando le possibilità offerte dalle tecnologie disponibili; introdurre nei corsi per l’acquisizione della patente di guida gli elementi essenziali sui diversi sistemi di alimentazione ed i relativi motori.
“La mobilità di domani – ha dichiarato il Presidente dell'ACI, Angelo Sticchi Damiani - sarà un ecosistema complesso. Per arrivarci, occorre lavorare oggi su un insieme di criticità che richiedono un sistema integrato di azioni, coordinate da una politica di lungo periodo che favorisca l'evoluzione tecnologica dei veicoli, l'ammodernamento delle infrastrutture stradali ed energetiche, l'adeguamento della normativa e la diffusione di una nuova cultura della mobilità responsabile e sostenibile per tutti”.
Secondo Giuseppina Fusco, Presidente della Fondazione Caracciolo e Vicepresidente ACI, “Per tradurre in politiche concrete e razionali gli scenari virtuosi prefigurati nei programmi, è necessario mantenere un ‘approccio realistico e tecnologicamente neutro’, che tenga conto degli importanti traguardi raggiunti dalla nostra industria, in virtù dell’ingegno e degli investimenti in ricerca e sviluppo che l’Italia ha portato avanti in questi anni. Un significativo contributo alla decarbonizzazione della mobilità può derivare dai biocarburanti avanzati, già utilizzabili nei veicoli in circolazione, che offrono livelli emissivi analoghi a quelli dei veicoli elettrici e consumi energetici addirittura inferiori. Senza contare i benefici in termini di economia circolare.”
NUOVE TECNOLOGIE E GUIDA AUTONOMA: DETERMINANTI PER LA SICUREZZA
Le nuove tecnologie possono offrire un contributo determinante in materia di sicurezza stradale, soprattutto in considerazione del fatto che, nel nostro Paese, l’errore umano è responsabile di circa il 90% degli incidenti stradali. Analizzando le medie Aci-Istat sull’incidentalità stradale degli ultimi 10 anni, in Italia, i moderni sistemi di sicurezza avrebbero potuto evitare il 28% degli incidenti frontali, il 21% di quelli laterali e l’11% di incidenti che coinvolgono i pedoni. Nei prossimi 15 anni, secondo la Commissione Europea, i sempre più evoluti sistemi di assistenza alla guida (ADAS), e le funzionalità più avanzate di guida autonoma, potranno salvare oltre 25mila vite ed evitare almeno 140mila lesioni gravi. Nel nostro Paese, tuttavia, possono circolare solo auto con sistemi di automazione di livello 1 e 2. La normativa attuale, infatti, non consente ancora l’ingresso sul mercato di mezzi con guida autonoma di livello superiore e le infrastrutture stradali non sono ancora adeguate ai requisiti dei sistemi parzialmente autonomi.
ITALIA: 39% AUTO HA PIÙ DI 15 ANNI: URGE RINNOVARE IL PARCO CIRCOLANTE
In Italia, oltre il 39% delle auto in circolazione ha più di 15 anni d’età. Auto notevolmente più insicure (e più inquinanti) di quelle di nuova immatricolazione. Senza un immediato cambio di passo nel percorso di rinnovo di un parco circolante - costituito, prevalentemente, da veicoli sprovvisti di tecnologie in grado di contenere in modo significativo il rischio incidentalità - la rivoluzione auspicata non ci sarà.
INFORMARE GLI AUTOMOBILISTI DI OGGI: GUIDA ASSISTITA O AUTONOMA POSSONO SALVARE LA VITA
Per loro stessa ammissione, gli automobilisti italiani non appaiono sufficientemente informati della rivoluzione in atto. Lo confermano le prime evidenze di un’indagine di prossima pubblicazione - che ha coinvolto un campione (9mila intervistati) rappresentativo degli automobilisti più attenti al mondo dell’automobile - realizzata dalla Fondazione Caracciolo. Le nuove tecnologie risultano note, tuttavia, una parte importante degli automobilisti avverte l’esigenza di sottoporsi a percorsi formativi per conseguire un livello di conoscenza e utilizzo più consapevole. La formazione potrebbe, inoltre, aiutare a superare il pregiudizio di coloro che considerano le tecnologie di guida assistita o autonoma dei semplici optional che rendono l’auto più “moderna”, invece che sistemi che possono salvare la vita degli occupanti dell’auto, di pedoni e ciclisti.
FORMARE GLI AUTOMOBILISTI DI DOMANI: AGGIORNARE I PROGRAMMI D’ESAME PER LA PATENTE
L’auto di domani sarà guidata dagli automobilisti di domani: fondamentale, dunque, aggiornare i programmi di esame per i giovani che si abilitano alla guida. Tali programmi, infatti, sono ancorati alle auto di ieri, mentre – secondo la Fondazione Caracciolo - dovrebbero includere gli elementi di innovazione già presenti oggi sia in materia di guida assistita e autonoma che di nuovi vettori energetici. Una valutazione condivisa anche dal 77% del campione che ha risposto al questionario, concorde sul fatto che i corsi per la patente di guida dovrebbero essere integrati con informazioni sull’uso degli ADAS.
GENERAZIONE ELETTRICA RINNOVABILE E UTILIZZO DEI LOW CARBON FUEL
CENTRALI NEI PROCESSI DI DECARBONIZZAZIONE
Per moltissimi anni, l’energia pulita – necessaria perché l’auto elettrica possa dirsi veramente a zero emissioni in tutto il suo ciclo di vita - non riuscirà a soddisfare la domanda crescente, richiedendo l’impiego combinato di fonti pulite e fonti fossili tradizionali. I benefici legati all’uso di alcune soluzioni zero emissive ma altamente energivore - come l’idrogeno (specie se verde) o gli e-fuel - rischiano di peggiorare il mix energetico di altri settori. Oltre a promuovere lo sviluppo di fonti rinnovabili, risulta fondamentale comprendere il dispendio energetico delle diverse soluzioni disponibili. Secondo le elaborazioni contenute nello studio, l’auto elettrica risulta una tecnologia energeticamente molto conveniente, con un consumo di 14,5 KWh ogni 100 km, ma l’HVO da UCOs (carburanti basso emissivi derivanti da scarti agricoli o alimentari) appare altrettanto efficiente, con un consumo inferiore, pari a 10,09 KWh ogni 100 km. Particolarmente energivori risultano invece gli e-fuel, che presentano un consumo di 156,8 KWh ogni 100 km, un valore 15 volte più elevato rispetto al precedente.
ELETTRIFICAZIONE e RINNOVO PARCO: TEMPI LUNGHI.
AUTO ELETTRICHE = 0,4% DEL CIRCOLANTE
Tra le criticità che limitano la diffusione dei veicoli elettrici - disponibilità delle materie prime, mancanza di una rete capillare di ricarica sul territorio, generazione e il consumo di energia – la più rilevante è rappresentata dai tempi di rinnovo del parco circolante, rinnovo che si compie nell’arco di più decenni. L’analisi dei dati storici delle radiazioni per fascia d’età dimostra, infatti, come oltre un quarto dei veicoli radiati abbia un’età compresa tra i 10 e i 15 anni e la quota più elevata di radiazioni sul totale radiato riguardi i veicoli della fascia 15-20 anni. Per queste ragioni, l’aumento significativo nelle vendite di veicoli elettrici e ibridi (in parte indotto dalla generosa politica di incentivi pubblici degli ultimi anni) ha effetti quasi impercettibili sul parco. Al 31 dicembre 2022, infatti, questi veicoli rappresentavano lo 0,4% del parco circolante. Una criticità confermata dalle risposte fornite dal campione intervistato: la stragrande maggioranza - 85% - ritiene che, per i prossimi 10 anni, continuerà ad acquistare auto termiche o ibride, mentre solo il 14% pensa all’acquisto di un’auto elettrica.
INCENTIVI ECONOMICI PER MODELLI ECOLOGICI DI BASSA GAMMA: FAVORIRE LE REGIONI PIÙ POVERE, NON LE CATEGORIE PIÙ ABBIENTI
Per almeno un trentennio, la percentuale di veicoli termici datati che circolerà sulle nostre strade resterà significativa. Oggi, il prezzo di un veicolo elettrico a batteria è più che doppio rispetto a quello di un veicolo termico, cosa che - secondo il campione intervistato - rappresenta un freno alle politiche complessive di rinnovo del parco. Per ridurre, entro il 2050, le emissioni inquinanti si rendono opportuni incentivi economici all’acquisto di modelli di bassa gamma (termici, ibridi o elettrici), purché ecologici, indirizzati soprattutto alle categorie meno abbienti. Seguendo l’esempio francese, potrebbe essere attivato un leasing “sociale” da parte dello Stato, con facoltà per le famiglie a minor reddito di usufruire da subito di un’auto più sostenibile, tramite il pagamento di un modesto canone mensile e la possibilità di riscattare il mezzo con una rata finale.
La sintesi dello studio: https://fondazionecaracciolo.aci.it//app/uploads/2023/11/Summary-Auto-di-domani.pdf
Lo studio completo: https://fondazionecaracciolo.aci.it//app/uploads/2023/11/AUTO-DI-DOMANI.pd
Stime ACI-ISTAT su incidenti stradali nel primo semestre 2023
Roma - 16 novembre 2023
Incidenti 79.124 (-1%), morti 1.384 (-2,5%), feriti 106.493 (-0,9%)
Le stime ACI-ISTAT - relative ai primi sei mesi del 2023 – evidenziano, rispetto allo stesso periodo del 2022, una diminuzione molto limitata del numero degli incidenti stradali con lesioni a persone (79.124; -1,0%) e dei feriti (106.493; -0,9%), e una diminuzione più significativa delle vittime entro il trentesimo giorno (1.384, -2,5%).
In media, nei primi sei mesi del 2023, ogni giorno si sono verificati 437 incidenti, con 7,6 morti e 588 feriti.
Nel confronto con i primi sei mesi del 2019 - anno di riferimento per il decennio 2021-2030 per la sicurezza stradale – si rileva un calo del 5,4% degli incidenti stradali, del 9,0% dei feriti e del 9,8% dei morti. Nel confronto con il primo semestre 2022, le vittime diminuiscono soprattutto sulle autostrade (-9,7%), seguono le strade extraurbane (-3,3%) e le strade urbane (-0,1%).
Rispetto ai primi sei mesi del 2019, nel primo semestre 2023 le vittime diminuiscono in misura significativa, ancora, sulle autostrade (-24,1%) mentre sulle strade urbane ed extraurbane il calo è stimato pari al 7 e 9%.
Per quanto riguarda le percorrenze autostradali, il dato cumulato dei primi sei mesi del 2023, registra una crescita del 5,4% di veicoli/km percorsi sulla rete, rispetto allo stesso periodo temporale dello scorso anno.
Questo risultato è sostanzialmente riconducibile all’incremento delle percorrenze dei veicoli leggeri, la cui crescita rispetto al 2022, è stata del +7,1%, mentre i volumi per i veicoli pesanti hanno fatto registrare solo un lieve aumento (+0,6%).
Per quanto riguarda il traffico sulla rete extraurbana principale si registrano, per i veicoli leggeri e pesanti, valori in aumento, soprattutto nel primo trimestre. Mediamente, il traffico risulta aumentato di circa il 4% per i veicoli leggeri e dell'1% per i pesanti.
In riferimento, infine, al nuovo decennio 2021-2030 e all’obiettivo del dimezzamento delle vittime della strada entro il 2030, il percorso è iniziato con difficoltà. Nel 2023, infatti, la variazione percentuale delle vittime è pari a solo il -9,8% rispetto al valore di riferimento del 2019.
Per dimezzare le vittime entro il 2030, dunque, occorrerebbe che, a partire dal 2022 e per i successivi otto anni, si raggiungesse una diminuzione media annua di poco più dell'8%.
Roma - Novembre 2023 - ACI: segno più anche ad ottobre per il mercato dell'usato, preoccupa l'ennesima frenata delle radiazioni
06.11.2023
Ennesimo bilancio positivo ad ottobre per il mercato italiano dei veicoli di seconda mano. I passaggi di proprietà delle quattro ruote al netto delle minivolture (trasferimenti temporanei a nome del concessionario in attesa della rivendita al cliente finale) hanno registrato un incremento del 10,3% rispetto ad ottobre 2022, che cala tuttavia al 5,2% in termini di media giornaliera, in ragione della presenza di una giornata lavorativa in più. Per ogni 100 autovetture nuove ne sono state vendute 197 usate (ovvero quasi il doppio delle prime iscrizioni) nel mese di ottobre e 184 nei primi dieci mesi dell’anno.
Per quanto riguarda le motorizzazioni, sul mercato dell’usato sono sempre le alimentazioni tradizionali (gasolio e benzina) ad occupare la vetta della classifica. In costante crescita, tuttavia, le compravendite di vetture ibride a benzina di seconda mano, che hanno messo a segno un aumento mensile del 71%, raggiungendo una quota di mercato del 5,3%. Non decolla, al contrario, il mercato delle auto elettriche di seconda mano, in stallo ad ottobre su una quota dello 0,7%. Nel comparto delle minivolture si conferma ancora una volta il primato del diesel (48,7% di quota ad ottobre, seppure in calo rispetto al 51,8% archiviato nello stesso mese del 2022), mentre l’incidenza delle ibride a benzina sale all’8,4%, superando nuovamente le alimentazioni a gpl, attestate al 7,4%.
Incremento mensile anche per i passaggi di proprietà dei motocicli che, sempre al netto delle minivolture, hanno chiuso il bilancio di ottobre in progresso del 12,1% rispetto all’analogo mese del 2022 (+7% la media giornaliera).
Nei primi dieci mesi del 2023 rispetto allo stesso periodo del 2022 i trasferimenti netti di proprietà hanno archiviato incrementi del 7% per le autovetture e del 5,2% per tutti i veicoli, a fronte di una contrazione dello 0,2% per i motocicli.
I dati sono riportati nell’ultimo bollettino mensile “Auto-Trend”, l’analisi statistica realizzata dall’Automobile Club d’Italia sui dati del PRA, consultabile sul sito www.aci.it .
Non accenna a ridimensionarsi la crescita del parco circolante italiano e l’ennesima frenata delle radiazioni registrata nel mese di ottobre peggiora un quadro già di per sé piuttosto preoccupante. Le radiazioni di autovetture hanno archiviato un calo dell’1,5% rispetto ad ottobre 2022 (-6% la media giornaliera), determinato soprattutto da una consistente diminuzione delle rottamazioni (-6,4% a livello mensile). Il tasso unitario di sostituzione risulta pari a 0,62 (ogni 100 auto nuove ne sono state radiate 62) sia ad ottobre sia nei primi dieci mesi dell’anno. In terreno positivo solo le radiazioni di motocicli, che evidenziano ad ottobre un incremento mensile dell’8%, che scende però al 3,1% in termini di media giornaliera a causa della presenza di una giornata lavorativa in più.
Da gennaio ad ottobre 2023, rispetto allo stesso periodo del 2022 le radiazioni hanno archiviato decrementi del 7,4% per le autovetture e del 6,8% per tutti i veicoli, con un aumento dello 0,7% per i motocicli.
UE e Governi nazionali adattino le politiche di sicurezza stradale alle esigenze di una popolazione che invecchia
07.11.2023
Rapporto ETSC - Consiglio Europeo per la Sicurezza dei Trasporti
Unione Europea e governi nazionali devono adattare le politiche di sicurezza stradale alle esigenze di una popolazione che invecchia, migliorando - con infrastrutture sicure e ben protette - la sicurezza di pedoni e ciclisti anziani, e garantendo che gli automobilisti anziani non risultino discriminati a causa dell’età.
Sono queste le principali indicazioni che si ricavano da “Reducing older people’s deaths on European roads - PIN Flash 45”, il rapporto del Consiglio europeo per la sicurezza dei trasporti (ETSC) - l'organizzazione indipendente e senza scopo di lucro impegnata a ri-durre il numero di morti e feriti nei trasporti in Europa.
“Poiché la popolazione europea continua ad invecchiare – ha dichiarato Jenny Carson, coautrice della ricerca - questo Rapporto sottolinea la necessità di un approccio globale alla sicurezza stradale degli anziani, che bilanci le misure di sicurezza con i vantaggi derivanti da una mobilità attiva ed indipendente”.
Il Rapporto sottolinea come le stesse collisioni che, in utenti più giovani, possono comportare conseguenze lievi, per le persone di 65 anni o più rischiano di avere esiti gravi o addirittura fatali, a causa del maggiore rischio di mortalità in caso di impatto fisico.
Nel nostro Paese, in particolare - uno dei più longevi in ambito europeo, dove gli over 65 rappresentano, ormai, quasi un quarto della popolazione totale - garantire agli anziani una mobilità attiva, indipendente e sicura è una delle sfide, allo stesso tempo, più difficili e rilevanti. Basti considerare che, in un solo anno (2022), sulle nostre strade sono deceduti 960 anziani (2,6 al giorno) e 28.374 (77,7 al giorno: 3 ogni ora) sono rimasti feriti.
Lo svantaggio delle classi di età più anziane è evidente considerando la distribuzione dei tassi di mortalità stradale per fasce di età: a fronte di una media nazionale pari a circa 53 morti per milione di abitanti, tale valore sale a 86 tra gli 80 e gli 84 anni e a 106 nelle fascia 85-89 anni.
Tra i principali risultati ottenuti in materia, il Rapporto evidenzia:
una riduzione media annua del 3% della mortalità stradale degli anziani nell'UE25 negli ultimi dieci anni, in gran parte dovuta ai miglioramenti registrati complessivamente nella sicurezza stradale;
la presenza di variazioni significative nella sicurezza stradale tra vari i paesi. Quello più sicuro per gli anziani è la Norvegia, seguita da Lussemburgo e Regno Unito, mentre Romania, Serbia e Bulgaria registrano la più alta mortalità stradale in questa categoria di cittadini;
la presenza di variazioni significative nella mortalità stradale degli anziani a seconda della modalità di trasporto, della fascia di età e della tipologia di collisione;
una percentuale significativa costituita da anziani tra i pedoni e ciclisti uccisi in incidenti stradali: è fondamentale, quindi, comprendere le criticità presenti in queste tipologie di sinistro per elaborare misure efficaci di sicurezza stradale;
una popolazione europea che continua ad invecchiare e quindi la necessità che le politiche in materia si evolvano per rispondere ai requisiti di sicurezza specifici per questa fascia demografica. Il Rapporto evidenzia, inoltre, il problema, spesso trascurato, delle cadute dei pedoni in strada, sottolineando l’importanza di monitorare tali eventi per favorire la mobilità attiva e migliorare la sicurezza di coloro che si spostano a piedi.
Riguardo ai conducenti anziani, il testo elaborato sottolinea come i controlli medici basati sull’età non consentano di prevenire adeguatamente le collisioni gravi e potrebbero indurre i conducenti anziani a utilizzare modalità di trasporto più vulnerabili quando smettono di guidare.
Vari studi hanno già evidenziato che condizioni mediche specifiche, abuso di sostanze, disturbi mentali, epilessia e diabete sono fattori più importanti dell’età e colpiscono i conducenti in tutte le fasi della vita.
Sebbene la Commissione europea, nella bozza di revisione delle norme UE sulle patenti di guida, abbia recentemente proposto che tutti i conducenti siano soggetti a controlli medici regolari dopo i 70 anni, ETSC sostiene però che questa regola sia discriminatoria, ritenendo preferibile che i medici di famiglia utilizzino un protocollo di screening per tutte le fasce d’età, in modo da segnalare quelle condizioni mediche che potrebbero influire negativamente sull’idoneità alla guida.
Il rapporto sottolinea, infine, anche l’importanza di infrastrutture stradali sicure e ben mantenute, di misure di moderazione del traffico e di attraversamenti pedonali ben regolati da semaforo per miglio-rare la sicurezza degli utenti stradali più anziani.
Accordo ACI, ANCI e Regione Veneto per la mobilità responsabile e sostenibile
10.11.2023
“Oggi a Veronafiere abbiamo sottoscritto un protocollo d’intesa tra la Regione del Veneto, l’Anci, con i propri Comuni associati, e l'ACI attraverso il Comitato regionale, con i propri Automobile club locali. Si tratta di un accordo storico che darà avvio a iniziative di promozione della mobilità responsabile e sostenibile. Questo accordo, unico per tale portata, che parte su iniziativa del Veneto e potrà essere replicato su tutto il territorio nazionale, ci consentirà di dare risposte a tutta una serie di iniziative rivolte anche alla salvaguardia dei diritti dei collezionisti e degli appassionati del settore delle auto d’epoca. Infatti, abbiamo individuato delle forme di tutela della circolazione agevolata per mezzi di particolare pregio storico-collezionistico”.
Lo ha detto il Presidente della Regione del Veneto, Luca Zaia, oggi alla 125ª edizione di Fieracavalli, il salone internazionale dedicato al mondo equestre in programma alla Fiera di Verona dal 9 al 12 novembre 2023, in occasione della sottoscrizione di un protocollo d’intesa che parla di motori e territorio condiviso con il presidente nazionale di ACI, Angelo Sticchi Damiani, e il presidente di ANCI Veneto, Mario Conte.
“L’impegno istituzionale sarà teso a perseguire una politica integrata e condivisa della mobilità, mirata a cogliere le esigenze della popolazione residente e rivolta alla tutela dell’ambiente. Ma anche focalizzata su una cultura della prevenzione della sicurezza sulle strade, attraverso interventi formativi specifici e contestualizzati sulla realtà locale e rivolta ad un costante monitoraggio e a una adeguata gestione del parco auto circolante valorizzando la tradizione automobilistica – ha proseguito il Governatore del Veneto -. Riuscire a fare squadra in progetti simili è la dimostrazione di quanto sia importante guardare a una mobilità sempre più sicura e sostenibile”.
ACI ha aderito con entusiasmo a questa iniziativa in quanto “Questo accordo mette a disposizione delle istituzioni del territorio Veneto il nostro know how ultracentenario per la mobilità del futuro - ha dichiarato il Presidente dell'Automobile Club d'Italia, Angelo Sticchi Damiani -. Serve un approccio sistemico nella definizione, nell'attuazione e nella gestione nel tempo di ogni intervento sulle infrastrutture stradali, sul parco veicolare, sull'educazione dei conducenti, sul turismo e sulla salvaguardia della tradizione motoristica che ci contraddistingue nel mondo”.
L’operatività, decisa in sede regionale, prevede quale interlocutore fondamentale ANCI Veneto, chiamata a veicolare quelle istanze locali che solo la conoscenza di dettaglio delle esigenze territoriali può permettere di soddisfare.
“Il protocollo prevede l’istituzione di un tavolo di lavoro permanente, con durata determinata, per consentire un impegno costante e continuo che verrà misurato e monitorato per poterne eventualmente migliorare l’azione - ha ribadito Mario Conte, presidente Veneto dell’associazione di amministratori pubblici -”.
|