Caserta, 2 aprile 2022 -di Claudio Giammarino - Si ripete il copione dei sindacati della Reggia di Caserta che, qualche anno fa - attaccando l'ex manager - determinarono la nascita di un idolo per i casertani. Gravissime e dure le accuse mosse questa volta nei confronti della direttrice Tiziana Maffei racchiuse in una nota che hanno inviato alla stampa leggibili qui di seguito. Il giorno 31 marzo 2022, dalle ore 10.00 alle ore 13.00, si è tenuta presso la Sala Giunone della Reggia di Caserta un’assemblea sindacale con il personale su richiesta della rappresentanze sindacali interne della UIL PA e della Confsal Unsa per discutere delle problematiche connesse alla gestione del predetto personale.
All’assemblea hanno preso parte il dott. URBINO Giuseppe, Coordinatore Nazionale della Confsal UNSA Beni Culturali, ed il dott. IAVARONE Carlo, Segretario Generale Territoriale della UIL PA di Caserta.
Nel corso dell’assemblea i rappresentanti sindacali ed il personale hanno evidenziato tutta una serie di problematiche persistenti e pendenti per la risoluzione delle quali ritengono di non aver trovato né di trovare un’adeguata interlocuzione con l’attuale dirigenza della Reggia.
In generale, i rappresentanti sindacali ed il personale hanno evidenziato un forte malumore per il costante, persistente atteggiamento discriminatorio, vessatorio, mortificatorio del loro status e della loro dignità che contraddistingue la gestione posta in essere nei loro confronti.
In particolare, è stato lamentato:
- la forte “allergia” dell’attuale dirigenza per la mediazione sindacale, ovvero, per una mediazione sindacale non “compiacente” o “cortigiana”, realizzata attraverso:
✔ un trattamento non paritario e rispettoso del ruolo istituzionale dei rappresentanti sindacali, in ottemperanza all’art. 20, comma 7, del CCNQ del 04.12.2017;
✔ un’osservanza meramente formale del sistema di relazioni sindacali di cui si tenta di gestire unilateralmente i contenuti convenuti;
✔ un ricorso a forme “plebiscitarie” di interlocuzione con il personale.
- un’organizzazione del lavoro basata su di un sistema “preferenziale” e “premiale” che per lo più esclude la gran parte del personale dipendente sia degli uffici che del settore accoglienza e vigilanza, ritenuto per lo più del tutto “incompetente” e comunque non duttilmente impiegabile anche a causa di uno status che contempla troppi limiti normativi (!);
- un impiego del personale Ales non in supporto e in modo non coordinato con il personale dipendente;
- una persistente e dispettosa e dannosa non considerazione delle diverse professionalità interne pur esistenti nell’organico del personale dipendente del MIC in servizio presso la Reggia di Caserta a tutto vantaggio di personale esterno (consulenti, avvocati, esperti);
- una “allegra” gestione di alcune risorse finanziarie che sarebbero distratte dal loro espresso vincolo programmatico di destinazione
- una scarsa attenzione alle attività di prevenzione della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
I Segretari intervenuti hanno preso atto del malessere espresso dai rappresentanti e soprattutto dal personale della Reggia di Caserta intervenuto nella suddetta assemblea, rilevando anche un livello di stress abbastanza alto, riservandosi di interessare sulle problematiche evidenziate i competenti organi centrali del Ministero della Cultura.
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