Caserta, 6 novembre 2019 (Casertasette - Telenews.it)
STRADA INTITOLATA A CARABINIERE MORTO INSEGUENDO UN LADRO
Una strada della frazione San Benedetto di Caserta, da oggi è intitolata al vicebrigadiere dei carabinieri Emanuele Reali, morto un anno fa, dopo essere stato travolto da un treno nei pressi della stazione ferroviaria di Caserta, mentre inseguiva un ladro di appartamento condannato lo scorso settembre a 5 anni. Durante una toccante cerimonia, alla quale hanno preso parte la vedova del militare, Matilde, il sindaco di Caserta Carlo Marino, vertici dell’Arma e altri rappresentati delle istituzioni, è stata scoperta una targa di toponomastica in memoria del carabiniere scomparso. Il Comandante Interregionale Carabinieri ‘Ogaden’ Vittorio Tomasone, nel suo discorso, ha parlato di Reali come un appartenente all’Arma che ‘ha dato la vita per la sicurezza di tutti i cittadini’. Presenti, il prefetto Raffaele Ruberto, i Procuratori della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere e Napoli Nord Maria Antonietta Troncone e Francesco Greco, il Comandante provinciale dell'Arma, Patrizio La Spada e il Comandante della Legione Carabinieri Campania Maurizio Stefanizzi. In ricordo del militare, anche uno striscione tricolore degli studenti di un liceo casertano. L’intitolazione della strada è stata decisa dalla Giunta comunale di Caserta lo scorso 31 ottobre.
‘cavallo di ritorno’ dopo rapina auto, incastrati dal Dna sui cappelli dei rapinatori
Incastrati dal riscontro del Dna sui loro cappelli che avevano lasciato a bordo di un’auto rapinata ad una donna ma poi abbandonata perché inseguiti dalle forze dell’ordine. Per quest’episodio, risalente all’estate del 2018, oggi sono stati arrestati dai carabinieri di Marcianise C.S., DI 40 anni e G.N. 23 anni, con l’accusa di concorso in rapina aggravata, tentata estorsione e resistenza a pubblico ufficiale. I due avevano rapinato l’auto ad una donna mentre ferma in strada a San Nicola La Strada (Caserta), minacciandola con una pistola per farsi consegnare anche effetti personali e lo smartphone: poi, una volta in fuga verso l’hinterland napoletano, erano stati intercettati dalle forze dell’ordine nel Comune di Caivano (Napoli) dove avevano abbandonato l’auto con alcuni indumenti, tra cui i loro cappelli che, una volta analizzati, hanno portato alla loro individuazione. Uno dei malviventi, durante la fuga, aveva anche contattato la madre della vittima per chiedere una somma di danaro in cambio della consegna dell’auto, il cosiddetto ‘cavallo di ritorno’ non portato però a termine.
Traffico sigarette di contrabbando, indagati percepivano reddito cittadinanza
Nel prosieguo delle inchiesta ‘No Smoking’ che oggi ha portato a undici misure cautelari nell’ambito di un’associazione a delinquere operativa nello stoccaggio e vendita di sigarette di contrabbando con base a Crispano (Napoli) con ramificazioni nel Casertano, la Guardia di Finanza di Capua ha accertato che ben 10 degli indagati sono risultati percettori di reddito di cittadinanza. Secondo le fiamme gialle, oltre ad aver conseguito ingenti profitti derivanti dalla vendita delle sigarette di contrabbando, in alcuni casi gli indagati hanno anche omesso di dichiarare, nelle istanze presentate all’Inps., il possesso di beni mobili, come potenti auto o immobili intestati ai componenti dei rispettivi nuclei familiari. Nei loro confronti e nei confronti dei familiari che hanno chiesto in modo fraudolento il reddito di cittadinanza è scattata, quindi, la denuncia a piede libero con la contestuale revoca dell’emolumento di assistenza.
TRAFFICO E STOCCAGGIO DI SIGARETTE, MISURE CAUTELARI PER INTERA FAMIGLIA
Undici misure cautelari personali (1 custodia in carcere, 3 divieti di dimora nella regione Campania e 7 obblighi di presentazione alla polizia giudiziaria), sono state eseguite dalla Guardia di Finanza di Capua (Caserta) nei confronti di altrettanti componenti di un’associazione per delinquere operativa nello stoccaggio e vendita di sigarette di contrabbando con base a Crispano (Napoli) e ramificazioni in diversi comuni della provincia casertana, come Marcianise e Santa Maria Capua Vetere. L’operazione, battezzata 'No Smoking', trova origine in una prima attività investigativa iniziata nel 2017 a cura della Procura Distrettuale Antimafia. I militari hanno individuato un sodalizio strutturato con un nucleo centrale, a base familiare, che gestiva l'approvvigionamento e lo smercio di sigarette di contrabbando destinate alle piazze di vendita prevalentemente del Casertano.
|