Caserta, 18 Novembre 2016 (Casertasette.com / Telexnews.it) - Nella lunga battaglia legale con Ecotransider, il Consorzio Asi Caserta segna un altro e decisivo punto a favore.
La quinta sezione del Consiglio di Stato ha, infatti, dichiarato inammissibile il ricorso per revocazione, presentato dal Consorzio Steel Woman ed Ecotransider, contro la precedente sentenza della stessa sezione che confermava l’esecutività della delibera con la quale il Comitato Direttivo di Asi Caserta aveva revocato l’assegnazione di suolo a Steel Woman e soci.
L’Ordinanza del Tar Campania aveva stabilito la infondatezza della richiesta di annullamento presentata dallo Steel Woman, trattandosi di un atto conseguente ad una precisa inadempienza della convenzione sottoscritta con l’ASI nel 2011.
Il pronunciamento della quinta sezione del Consiglio di Stato, di fatto, mette la parola fine al contenzioso, eliminando ogni dubbio sulla legittimità e la piena efficacia della delibera di revoca adottata dal Comitato Direttivo dell’Ente.
Il Consorzio Asi, tra tutti gli enti interessati a questa vicenda, che ha suscitato una grande mobilitazione popolare, è stato il primo e l’unico ad avere adottato un provvedimento definitivo: la revoca dell’assegnazione del suolo a Ecotransider e associati, difendendo tale scelta prima davanti al Tar e poi, per ben due volte, al Consiglio di Stato. Per effetto di quella revoca, oggi Ecotransider e ditte associate sono di fatto impossibilitate a esercitare legittimamente la loro attività perché private dal Consorzio Asi del fattore fondamentale: il suolo per l’insediamento. La delibera dell’Asi ha costituito anche il presupposto giuridico che ha consentito al Comune di Gricignano di procedere alla revoca del permessi a costruire in favore delle stesse ditte.
Da un punto di vista giuridico, la vicenda sembra ormai segnata: nell’ultimo giudizio le ditte appellanti si sono viste, infatti, condannate anche al pagamento delle spese. Restano da compiere, soprattutto da parte della Regione, gli atti definitivi con il diniego dell’autorizzazione ambientale che, allo stato dell’arte, dovrebbe essere ormai un puro adempimento formale.
“Le sentenze della giustizia amministrativa – ha commentato la Presidente dell’Asi Raffaela Pignetti – confermano la bontà e l’efficacia dell’azione amministrativa del Consorzio che sta ottenendo risultati importanti, sia nel contrasto all’ abusivismo e alla speculazione immobiliare che per la tutela dell’ambiente e della salute pubblica nelle aree industriali”
Il Consorzio ASI, davanti al Consiglio di Stato, era difeso dall’avv. Giuseppe Ceceri.
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