L’angolo del consumatore
A cura di DINO SORBO
I COMUNI CONTRO IL GIOCO D’AZZARDO
Luglio 2012 (Casertasette)- Abbiamo già letto della rivolta di baristi che hanno iniziato una battaglia quando hanno visto l'amico, il pensionato, la madre di famiglia rovinati dal gioco nei loro esercizi commerciali. Ora si stanno muovendo i Comuni che devono gestire ogni giorno i problemi legati al proliferare continuo e non controllato di sale gioco e slot machines e si trovano a fare i conti con le
ricadute sociali ed economiche della ludopatia senza aver alcun potere ispettivo, regolativo ed
autorizzativo per affrontarle. I numeri sono eloquenti: 14 mila sono le agenzie di raccolta delle
scommesse e 400mila gli apparecchi automatici diffusi sul territorio nazionale. Tutto autorizzato
e controllato dai Monopoli di Stato, che per loro ammissione non hanno il personale sufficiente
per visite periodiche. Marco Zacchera, sindaco di Verbania, dopo aver regolamentato l'orario
di videopoker e slot machines a difesa dei cittadini che si rovinano perdendo salute e stipendi è
stato condannato dai giudici del Tar secondo cui non è compito delle amministrazioni locali
legiferare, notificandogli anche una richiesta di 1 milione e 300mila euro presentata dall'agenzia
che installava le macchinette da gioco. I sindaci di Vicenza e Bolzano non sono d'accordo e stanno
contrastando il diffondersi delle slot con regolamenti molto severi. DINO SORBO responsabile di
Mondoconsumatori Campania si associa alla "crociata" dei Comuni, augurandosi che si scelga di
premiare il loro coraggio con l'introduzione di una norma ad hoc, affinché le amministrazioni locali
siano interpellate e ricorda una poco conosciuta sentenza della Corte Costituzionale, la 300 del 2011, che conferma la competenza dello Stato nella disciplina dei giochi, ma in tema di tutela di minori
sancisce la possibilità di intervento dei Comuni.
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