Santa Maria Capua Vetere (Caserta), 16 aprile 2012 (Casertasette) - La calcolosi della colecisti rappresenta una patologia molto diffusa. Durante la gravidanza, la quota ormonale estrogenica, può aggravare tale situazione con la comparsa di coliche biliari continue ed ingravescenti, fino ad una possibile situazione di colecistite acuta. Questo è il caso della giovane paziente operata due settimane fa alla Clinica Santa Maria della Salute di Santa Maria Capua Vetere, dall'equipe chirurgica guidata dal dottor Crescenzo M. Muto. "Normalmente tale situazione si sarebbe trattata con una protratta terapia farmacologica, che può nuocere allo sviluppo del feto ed alla conclusione stessa della gravidanza. In questo caso, abbiamo sottoposto la paziente ad una colecistectomia laparoscopica, cioè all'asportazione della colecisti malata, senza effettuare tagli sull'addome, ma piccolissimi fori. Questa metodica," – continua il dottor Muto, -" riduce moltissimo il rischio operatorio per la madre e per il feto, sia per la minima invasività chirurgica che per la rapida ripresa funzionale con degenza ridotta. Naturalmente è necessario che il feto sia ben formato e quindi attendere il compimento del terzo mese di gravidanza. Durante tutto il periodo del ricovero, la paziente è stata tenuta sotto attento controllo dall'equipe ostetrico-ginecologica della Clinica, con valutazione ecografica dello stato della gravidanza e della vitalità del feto, prima, durante e dopo l'intervento chirurgico. Durante le fasi dell'intervento, durato in tutto 40 minuti, alla paziente è stato effettuato un monitoraggio continuo, da parte dell'equipe anestesiologica della Struttura sanitaria, dei valori metabolici che con una loro variazione avrebbero potuto nuocere alla salute del feto ed al mantenimento stesso della gravidanza. La paziente si è alzata dal letto, ha ripreso le sue normali funzioni ed ha iniziato ad alimentarsi, la mattina successiva all'intervento ed è stata dimessa la mattina del terzo giorno." L'eccezionale intervento chirurgico effettuato dal dr. Crescenzo M. Muto con la tecnica laparoscopica, di cui è uno dei chirurghi più esperti, ha consentito in breve tempo di trattare la patologia nel miglior modo possibile, senza nuocere alla gravidanza. La certezza, quindi, di risolvere patologie complesse con la miglior tecnologia attualmente disponibile, professionisti capaci, strutture adeguate, minor sofferenza per i pazienti e minor spesa per il Servizio Sanitario Nazionale. Un ulteriore passo avanti della chirurgia in Provincia di Caserta che, nonostante tutte le difficoltà gestionali, pone i suoi operatori all'avanguardia nel panorama sanitario regionale e nazionale.
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