SESSA AURUNCA (Caserta), 3 gennaio 2010 (Casertasette) - Accoglienza, buona cucina e simpatia: è stato accolto così, alla fine dello scorso dicembre, il cantante Max Gazzè e tutto lo staff degli artisti della manifestazione ‘Contrasti’ all’Hotel San Leo di Sessa Aurunca dopo la performance dell’artista diventato famoso grazie all’album “La favola di Adamo ed Eva”, ma – da qualche mese - anche attore nella produzione cinematografica di Rocco Papaleo, dal titolo “Basilicata coast to coast”, uscito nelle sale lo scorso 9 aprile. Gazzè si era esibito all’interno del Castello medievale (struttura risalente al 744 d.C. e molto contesa negli anni tra i monaci benedettini di Montecassino e i vari ducati di Terra di Lavoro) dove erano stati allestiti una serie di stand, con prodotti tipici della zona. Una serata conclusasi all’Hotel San Leo dove hanno pernottatoi componenti dello staff. La struttura, anche ristorante-pizzeria gestita con professionalità dalla signora Francesca, è ospitata in un Palazzo nobiliare del XV secolo, ed è posizionata all’interno del centro storico di Sessa Aurunca, in Campania antica città pre-romana conosciuta con il nome di Suessa.
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Interamente ristrutturato con raffinata eleganza, l’Hotel 4 stelle conserva, quasi interamente, le forme architettoniche della costruzione originaria. All’esterno il caratteristico portale di accesso, in bugnato rustico, tardo stile durazzesco-catalano. All’interno, invece, si osserva un portico sorretto da pilastri in tufo di forma poligonale sormontati da tre archi a tutto sesto, che fanno da cornice ad una deliziosa loggetta posta al primo piano.
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Ad abbellire lo spazio architettonico del cortile è stata voluta, dagli attuali proprietari, la maestosa e fedelissima riproduzione in maiolica della veduta settecentesca di Giovan Battista Pacichelli,
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Il prestigioso Hotel si colloca nella zona Nord della cittadina, all’interno dell’antico quartiere di San Leo indicato già nel 500’ come Borgo Superiore, dominato dall’imponente costruzione della chiesa dell’Ave Grazia Plaena (comunemente chiamata Annunziata), eretta nel XV secolo dalle Corporazioni di conciatori e calzolai. Il toponimo del quartiere è legato, all’omonima chiesa di “San Leo”, edificata verosimilmente nel XII secolo, nel luogo in cui, secondo la tradizione, il Papa Leone IX, dopo la sconfitta di Civitate con i Normanni, si rifugiò nel suo viaggio verso Roma.
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