CASERTA, 19 NOVEMBRE 2010 - Casertasette - Il boss dei Casalesi Antonio Iovine, catturato mercoledì scorso dopo una latitanza durata oltre 14 anni, sarà detenuto in regime di carcere duro. Il ministro della Giustizia, Angelino Alfano, ha oggi firmato il decreto per applicare il 41-bis nei confronti di Iovine. Presto dunque l'ex primula rossa del clan sarà trasferito nel carcere nuorese di Badu 'e Carros. I primi giorni di prigionia il capoclan li ha trascorsi nel penitenziario napoletano di Secondigliano, dove gli investigatori lo hanno incontrato. Iovine e' apparso calmo e ha spiegato di essere preoccupato per i figli, tutti studenti, uno dei quali ha problemi di salute. Le indagini della squadra mobile, coordinate dai magistrati della Direzione distrettuale antimafia partenopea, continuano soprattutto per scoprire le complicità che hanno garantito a Iovine la lunga latitanza. In attesa di conoscere il contenuto dei file custoditi nei computer sequestrati mercoledì nella villetta di Casal di Principe dove "il Ninno" veniva nascosto, ci si concentra sul contenuto dei "pizzini" trovati nel corso della perquisizione. Sui biglietti vi sono indicazioni di nomi e date, e si ipotizza pertanto che si riferiscano ad appuntamenti ai quali Iovine si sarebbe dovuto recare. L'obiettivo degli investigatori è di individuare i contatti di Iovine e i fiancheggiatori che lo hanno aiutato durante la latitanza ma anche di acquisire nuovi elementi sugli affari gestiti dal clan. Forze dell'ordine e magistrati antimafia sperano inoltre che il "terremoto" provocato dalla sua cattura indebolisca ulteriormente il clan dei Casalesi e consenta alle forze dell'ordine di mettere a segno altri importanti colpi. Gli inquirenti puntano soprattutto alla cattura dell'altro boss dei Casalesi, Michele Zagaria. Iovine e Zagaria, dopo la cattura negli anni scorsi di Francesco Schiavone detto Sandokan e gli arresti che hanno scompaginato il gruppo di Francesco Bidognetti, soprannominato Cicciotto 'e Mezzanotte, si sono insediati al vertice dell'organizzazione. Oggi intanto il gip di Santa Maria Capua Vetere ha convalidato il fermo ed emesso una ordinanza di custodia cautelare nei confronti di Marco Borrata, il muratore incensurato che ospitava Iovine. L'uomo, a quanto si é appreso, si sarebbe avvalso della facoltà di non rispondere.
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