Un'azienda a rischio fallimento anche per i motivi che oggi hanno portato all'incriminazione di 50 persone: favorivano 9 ditte casertane che si appaltavano trasporti a causa dei mezzi sabotati: permessi dei sindacati rilasciati con facilità, certificati medici a fiumi, furto di gasolio, utilizzo a scrocco del Telepass CASERTA, 15 NOV- La Polizia Stradale di
Caserta sta eseguendo dalle prime ore di oggi alcune misure cautelari ,
emesse dalla Procura della Repubblica di Santa Maria Capua Vetere, nei confronti
di una cinquantina di dipendenti dell’azienda di trasporto pubblico
ACMS di Caserta, ritenuti responsabili avario titolo di associazione
per delinquere finalizzata alla truffa mediante la falsificazione di
cartellini marcatempo, al peculato, alla illecita concorrenza per aver
favorito - è spiegato in una nota della
Repubblica di Santa Maria Capua Vetere (il sostituto Donato Cegolie che ha ha coordinato l’indagine) - altre ditte del trasporto privato operanti sul territorio, del sabotaggio di automezzi di servizio, di furto continuato di
carburante e di turbativa d'asta. La Polstrada sta eseguendo, altresì,
il sequestro preventivo di beni estrutture di 9 aziende di trasporto
private del casertano, risultate beneficiarie della truffa. I mezzi
pubblici sabotati la sera dai dipendenti - hanno spiegato gli
investigatori -venivano sostituiti, la mattina seguente da quelli
delle ditteprivate coinvolte nelle indagini. Agli indagati la
magistratura sammaritana contesta tra l'altro, la timbratura
del cartellino marcatempo di colleghi arrivati in ritardo oaddirittura
assenti dal servizio; la sistematica copertura di assenze ingiustificate
dal servizio mediante le certificazioni mediche presentate a posteriori
e redatte da medici condotti compiacenti; la corresponsione di permessi
sindacali concessi senza alcun limite dai rappresentati delle varie
sigle sindacali, con un uso deviante e clientelare, a fronte di assenze
per motivi personali; l’assegnazione di turni di lavoro agevolati o
comunque a secondo del desiderio espresso dagli interessati, a fronte
delle prioritarie esigenze gestionalidell’azienda; il rifiuto da parte
del personale viaggiante diprendere servizio con argomentazioni
speciose di non idoneitàdel mezzo, avallate dal personale di controllo;
l’ alterazione o la falsificazione sulla registrazione delle presenze o
dellecedole di servizio con la compiacenza dei capi deposito deputati al
controllo; il furto quotidiano e sistematico di gasolio; peculato mediante
l’utilizzo di mezzi e Telepass nonchè di personale aziendale; l’impiego
illegale di personale per fini extra aziendali e privati
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