MADDALONI (CASERTA), 12 NOVEMBRE 2010 - Un esposto-denuncia è stato presentato lunedì scorso ai carabinieri di Sesto Campano (Isernia) ed a tutte le Autorità Giudiziarie del Molise e di Caserta a tutela dell’immagine dell’azienda casertana ingiustamente finita al centro di alcune notizie di stampa riguardanti presunti trasporti di rifiuti sospetti tra la Campania e il Molise. Nell’esposto a firma di Antonio Caturano, responsabile del gruppo che si occupa di logistica (e che si riserva di tutelare la sua persona in altre sedi), è stata dimostrata l’estraneità ai fatti raccontati nei giorni scorsi da alcuni organi di informazione. Caturano, infatti, ribadisce che l’azienda che rappresenta non trasporta percolato, né possiede mezzi idonei al trasporto dello stesso (cisterne liquidi); che non è mai stato arrestato presso il cementificio della Colacem di Sesto Campano; che non ha mai trasportato rifiuti da, o per, il Molise ma solo materie prime come sabbie, argille, calcare, cemento, clinker, ecc (che effettua da decenni) che non ha alcuna partecipazione con il colosso Colacem oltre a non conoscere la società Essebi Power. Il gruppo, che occupa oltre 400 addetti, ritiene grave e lesiva l’associazione del nome dell’azienda a vicende legate al crimine organizzato chiedendo alle varie autorità giudiziarie di procedere con sollecitudine per le opportune verifiche del caso, ritenendosi a disposizione per essere sentito sull’argomento. Il gruppo, inoltre, apprende con piacere da altre fonti stampa molisane, che il consorzio industriale di Termoli di Pantano Basso, ha smentito la circostanza secondo la quale il gruppo Caturano sarebbe fra i suoi clienti/fornitori. Un primo passo verso il chiarimento della vicenda caratterizzata da distorsioni mediatiche che associano fatti e circostanze non corrispondenti a verità su temi delicati come questi.
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