MONDRAGONE (Caserta), 11 novembre 2010 - Cinque assoluzioni con formula piena, perche' il fatto non sussiste, sono state pronunciate oggi dal gup del tribunale di Roma nei confronti di 5 imputati che avevano scelto il rito abbreviato nell'ambito della vicenda della scalata alla societa' di calcio della Lazio. Il giudice dell'udienza preliminare, Riccardo Amoroso, in sostanza non ha ritenuto valida la tesi formulata dall'accusa secondo la quale i 5 imputati volevano utilizzare 24 milioni di euro, provenienti dai clan camorristici dei casalesi, per acquisire la Lazio. Sono stati assolti Giuseppe Diana, Bruno Enrico, Giancarlo Benedetti, Diego Franchetti e Arturo Ceccherini. Per loro l'accusa aveva chiesto condanne che andavano dai 6 ai 10 anni di reclusione per reati di associazione per delinquere, riciclaggio, impiego di denaro di provenienza illecita. Davanti ai giudici della sesta sezione penale di Roma e', invece, ancora in corso l'altro procedimento che riguarda, oltre al tentativo di scalata della Lazio, anche le minacce ricevute dal presidente biancoceleste, Claudio Lotito, per cedere la societa' e che vede come imputati pure 4 ultra' della Lazio. Con rito ordinario sono ancora imputati l'ex campione della Lazio Giorgio Chinaglia, Giuseppe Bellantonio, Vito Carlo Di Cosimo, Mario Pasculini e Zoltan Szilvas.
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