CAMOANIA, 3 NOVEMBRE 2010 - Divieto di esercizio della professione di dottore commercialista per Gianfranco Tortorano, liquidatore del consorzio unico di bacino per la raccolta dei rifiuti delle province di Napoli e Caserta. La misura interdittiva è stata emessa dal gip del tribunale di Napoli su richiesta della locale procura della Repubblica e notificata stamani dai militari della Guardia di Finanza. Il provvedimento è relativo all'attività di Tortorano quale liquidatore giudiziale della società Finpa Srl, nomina ricevuta dal tribunale di Napoli il 21 novembre del 2007. Ma i suoi effetti ricadranno anche sull'attività svolta al Consorzio di bacino al quale per conoscenza la misura è stata notificata. Sarà il Consorzio poi a decidere di conseguenza, posto che fino a quando vige la misura (potrebbe revocarla il Riesame) Tortorano non è in grado di svolgere le sue funzioni. I soci della Finpa hanno segnalato numerose anomalie poste in essere dal liquidatore nello svolgimento dei suoi compiti. Gli accertamenti effettuati dagli investigatori hanno accertato - si legge nella nota della procura - "che il liquidatore aveva gestito la citata società in modo disinvolto, appropriandosi personalmente d'ingenti somme di denaro quali compensi, non proporzionati alle attività effettivamente svolte e distribuendo, nel giro di pochi mesi, a terzi professionisti da lui incaricati rilevanti importi di denaro, svuotando di fatto le casse della società in liquidazione". Tra gli incarichi affidati a terzi anche quelli demandati alla moglie dello stesso liquidatore e ai suoi collaboratori di studio, spesso rivelatisi inutili. Il danno patrimoniale stimato per la Finpa è di circa un milione di euro.
|