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CARCERI: IL BOSS PUGLIESE PIANTONE AGGREDISCE AGENTI. PASSERELLA POLITICA


CASERTA, 12 AGOSTO 2010 - Cinque agenti penitenziari feriti in due diversi episodi consumatisi tra le carceri dell’Opg di Aversa e quello di massima sicurezza di Carinola. Tutto questo a poche ore dall’arresto di una donna che tentava di introdurre della droga nel carcere di Santa Maria Capua Vetere per consegnarla al suo compagno recluso con il quale era stato fissato il colloquio. Penitenziario, quello sammaritano, dove pochi giorni fa erano stati sventati ben due tentativi di evasione che avrebbero provocato la fuga di tre detenuti: un rumeno condannato per lo stupro della Caffarella e un recluso per motivi politici proveniente dal carcere di Torino. Giornata campale, dunque, nelle due carceri casertana dove cinque poliziotti penitenziari sono dovuti ricorrere alle cure mediche così come segnalato dal segretario generale dell’Osapp Leo Beneduci e da quello nazionale Pasquale Montesano. Inquietante l’episodio avvenuto presso la casa di reclusione di Carinola, dove Nicola Piantone, esponente di spicco della mafia pugliese (Sacra Corona Unita) recluso con fine pena nel 2025, al rientro da un consiglio di disciplina - riferisce oggi l'edizione di Caserta de Il Mattino - si è scagliato contro gli agenti addetti al reparto detentivo e contro l'ispettore di sorveglianza generale. I tre poliziotti penitenziari hanno riportato lesioni guaribili in 3, 5 e 10 giorni. Altri tre agenti penitenziari sono stati invece feriti presso l’ospedale psichiatrico giudiziario di Aversa dove un nutrito gruppo di internati ha divelto le gambe di alcuni tavolini dando vita ad una violentissima rissa. Solo dopo due ore gli agenti presenti sono riusciti a ristabilire la calma e due agenti sono rimasti contusi mentre un internato sarebbe stato ricoverato in ospedale in gravissime condizioni. Come sindacato, come poliziotti e come cittadini – affermano Beneduci e Montesano - soprattutto in questi giorni, non ci resta altro che denunciare i continui sviluppi drammatici della condizione penitenziaria italiana, nella consapevolezza che non arriveranno interventi e correttivi, soprattutto a sostegno dei poliziotti penitenziari, dal Governo e, nello specifico, dal ministro Alfano e dal capo del Dap Ionta. Intanto, una visita all’Opg di Aversa «Filippo Saporito» è stata annunciata dal parlamentare aversano del Pd Stefano Graziano secondo il quale «le reali condizioni della struttura e la qualità del regime di degenza necessitano di un rigoroso approfondimento. Intendo verificare personalmente – ha affermato Graziano - e confrontarmi anche con il personale medico, paramedico e di vigilanza che lì lavora e che vive quotidianamente le difficoltà dell'ex manicomio e dei suoi pazienti. Le denunce, l'inchiesta parlamentare, in ultimo la brutta storia di Stefano Crocetti, il 42enne morto qualche giorno fa ad Aversa – ha concluso - pretendono che la politica e le istituzioni, ad ogni livello, si facciano carico, da subito, del futuro da dare al Saporito e soprattutto ai suoi internati». Visite, quelle dei parlamentari che, Mimmo Nicotra (vicesegretario dell’Osapp) definisce «una passerella». «I politici nelle carceri a Ferragosto sono come i cantanti a Sanremo - osserva Nicotra in una nota – e questa moda aggrava ulteriormente le già precarie condizioni della polizia penitenziaria, in quanto costringe l'amministrazione ad impiegare più uomini del previsto rinforzando i servizi per fare 'bella figura', proprio nel momento in cui il personale, gia' fortemente carente, fruisce delle ferie».

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