CASERTA, 16 LUGLIO 2010 - Finira' in tribunale la vicenda della festa di nozze della cantante Silvia Aprile, 23enne gia' tra i partecipanti a X-Factor nel 2008 e le nuove proposte del festival di Sanremo 2009, tenutasi nella Reggia di Caserta la notte del 13 luglio ma spacciata come cena di gala di promozione del suo cd "Falando de amor". L'evento privato mascherato, almeno secondo la denuncia dei sindacati e quanto riportato da un quotidiano locale, da happening di promozione di un prodotto discografico, se tale, sara' oggetto di un'azione di tutela dell'immagine della Soprintendenza per i beni architettonici, paesaggistici, storici, artistici ed etnoantropologici di Benevento e Caserta. Ad annunciarlo il soprintendente Paola Raffaella David, che ha scritto in merito ai sindacati e alla Direzione generale Affari generali del Mibac, precisando che nella Palazzina inglese, secondo una convenzione stipulata con la cantante e come affermato dalla stessa Aprile con una lettera, si doveva effettuare la presentazione del cd prodotto dalla Sony con distribuzione di materiale pubblicitario, cui seguiva una cena di gala "a cura degli sponsor dell'evento 'aperta a rappresentanti del mondo della discografia, a critici del settore...'". David scrive di aver "appreso con incedulita' e indignazione" solo il mattino dopo, da segnalazioni degli addetti alla vigilanza, che "l'artista oltre a distribuire materiale pubblicitario relativo al cd presumibilmente festeggiava il proprio banchetto di nozze celebrate precedentemente in altro luogo". Un "palese e conclamato non rispetto" della convenzione da parte sua, per il quale "e' intenzione della scrivente procedere nelle sedi opportune, con il conforto del proprio organo legale". David denuncia anche che il 5 luglio c'era stato un altro mancato rispetto delle clausole contrattuali da parte della Cassa edile locale, che aveva chiesto e ottenuto una visita guidata per i suoi iscritti, ma vi aveva aggiunto senza fare domanda specifica di autorizzazione una cena a buffet conclusiva. Il soprintendente stigmatizza anche la "gravita' di affermazioni" di alcuni sindacati che "adombrano una qualche connivenza della scrivente con quanto accaduto", e "azioni specifiche", ritenendo che le insinuazioni sia frutto della non accettazione dei sindacati delle procedure introdotte da David sulla gestione del lavoro legato al 'conto terzi', volte a maggiore trasparenza ed efficienza.
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