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CASERTA, TENTATO OMICIDIO DI CLAN DEL 1993: OGGI ARRIVA LA CONDANNA


SANTA MARIA Capua Vetere (Caserta) - Condanna a 21 anni di reclusione a Pasquale Vargas, gią detenuto per altro, ritenuto un esponente di spicco del clan dei Casalesi - fazione di Francesco Schiavone detto "Sandokan" - arrestato nella scorsa primavera dopo anni di latitanza. I giudici del collegio A della prima sezione penale del tribunale di Santa Maria Capua Vetere lo hanno riconosciuto colpevole di tentato duplice omicidio (commesso nel 1993) e porto abusivo di armi. Era una storia di guerra tra clan dimenticata e sepolta nei casi irrisolti della procura Antimafia, ma nel 2007 la verita' e' riemersa con le dichiarazioni di un pentito, Domenico Bidognetti, cugino del boss Francesco detto "Cicciotto e'mezzanotte", che ha raccontato del coinvolgimento di Pasquale Vargas nell'agguato fallito contro Ernesto Razzino e Donato Pagliuca, detto "Capa russa", il 15 marzo di diciassette anni fa. Il pm della Direzione distrettuale antimafia Giovanni Conzo nella requisitoria finale del processo aveva chiesto la condanna di Vargas a 30 anni di reclusione per il reato di duplice tentato omicidio aggravato dalle finalita' mafiose. Oltre a Domenico Bidognetti, ci sono stati altri pentiti che durante il processo hanno raccontato la loro versione: Dario De Simone, Luigi Diana e Gianfranco Mancaniello. Alcuni hanno spiegato che il tentato omicidio era stato compiuto per una gelosia che Domenico Bodognetti nutriva nei confronti di Pagliuca, avendo avuto quest'ultimo una relazione in precedenza con Assunta D'Agostino, la sua donna all'epoca dei fatti. Poi Bidognetti, ascoltato in udienza, ha raccontato ai giudici che Donato Pagliuca (ucciso due anni dopo) avevano bloccato una betoniera piena di calcestruzzo che si stava recando a Roccamonfina. Il settore del calcestruzzo, allora, era nelle mani del clan dei Casalesi e il gruppo di Augusto La Torre di Mondragone, retto da Pagliuca, era in guerra con il clan casertano dopo l'uccisione di Alberto Beneduce. L'ordine di morte arrivo', stando al pentito, da Francesco Bidognetti ed il reale motivo era quello di segnare un punto a favore del gruppo camorristico di Casal di Principe nei confronti di La Torre. Assunta D'Agostino, che avrebbe indicato ai sicari il luogo dove si trovavano a passare i due (localita' Stercolilli di Mondragone) e' stata gia' condannata in abbreviato in primo grado in un precedente processo. Pasquale Vargas, unico imputato nel processo, era stato gia' condannato nel maxiprocesso Spartacus I a 12 anni per associazione di tipo mafioso. Le ultime inchieste hanno rivelato che era una "pedina" fondamentale del clan Schiavone.

 
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