CASERTA, 30 GIUGNO 2010 - "Il riposo del guerriero, Pietro Taricone, vestito con la tuta da paracadutista per questo ultimo atto. Difficile immaginare tutta la sua vitalita' racchiusa in quella cassa di legno chiaro abbracciata dallo sguardo pieno di lacrime dalla moglie Kasia Smutniak, uno splendore devastato dal dolore. Nella cappella dell'ospedale di Santa Maria di Terni - scrive LA STAMPA - sono pochi i parenti e gli amici che pregano per salutarlo. Pietro Taricone non aveva voluto essere schiacciato dalla visibilita' mediatica in vita e la famiglia ha preteso che questa sua scelta venisse rispettata anche oggi, giorno dell'addio, quando lo piangono mamma Rita,i suoi fratelli, la moglie Kasia e la figlia Sophie, sei anni, che e' stata lasciata a casa protetta anche dalla tv. Difficile spiegarle che il suo papa', amatissimo, e che si occupava di lei con una tenerezza assoluta, come racconta uno zio, non c'e' piu'. Oggi dovevano festeggiare l'onomastico di Pietro, una ricorrenza che al sud e' piu' importante del compleanno. 'San Pietro lo avra' accolto alle porte del Paradiso', dice Fabio, un amico arrivato da Caserta. E forse Pietro ride di questo suo volerlo trasformare in santo. Lui che della sua vita aveva fatto un vessillo di liberta' e anticonformismo. Liberta' dai giornali, da quello che pensa la gente come quando aveva deciso di perdonare e raccontare del tradimento subito. La sua piu' grande dimostrazione di virilita'. Un amore quello con Kasia difeso contro tutti e da tutti e oggi e' lei che ricambia tenendolo lontano dalle telecamere, accarezzandolo con le sue lacrime, chinando la testa quando Don Dumitru, il cappellano, guarda i presenti e li avverte: 'Divertitevi ma preparatevi a morire'. In serata Kasia dichiarera': 'Era una persona speciale, unica, molto sensibile. Io sono stata la piu' fortunata perche' l'ho avuto per otto anni tutto per me. Sophie ancora non sa nulla, la preparero' io'. Mamma Rita e papa' Maurizio si stringono annichiliti, nulla gli e' stato risparmiato, neanche l'aver appreso della disgrazia dalla tv. Erano fieri di quel figlio e lui era fiero di avergli dimostrato di non essere uno scansafatiche, come aveva dichiarato recentemente. 'Non lo conoscevo personalmente, ma era un uomo con un cuore nobile e coraggioso', ha detto Don Dumitru Podac. Nessun affollamento di vip qui all'ospedale di Terni, cosi' ha voluto la famiglia. Tra le poche facce note quella del produttore Domenico Procacci e quella di Marina La Rosa, colei che dopo il 'Grande Fratello' ha dato un senso nuovo all'espressione gatta morta, una passioncella in diretta tv di Taricone con cui era rimasta amica. 'Niente telecamere', ha pregato uscendo dall'ospedale. 'Pietro era uno che divorava la vita e ammiravo il suo coraggio'. 'Nessuno ha snobbato Pietro, in tanti colleghi hanno telefonato e hanno rispettato il volere della famiglia', ha spiegato Rolando Ravello, nel cast della nuova 'Squadra' insieme a Taricone". "Tante invece le persone comuni, la gente che e' arrivata per rendere omaggio al guerriero, un personaggio rimasto nel cuore della gente piu' che negli annali della tv e del cinema. Dario andava allo stesso liceo: 'Lo ammiravamo per quello che era diventato', dice. 'E perche' non se la tirava. Quando lo incrociavi era sempre gentile'. Beatrice ha vent'anni, solo dieci quando Pietro scalava la vita al 'Grande Fratello'. 'E' stato il mio primo amore di bambina, non perdevo una puntata', dice accanto alla madre che l'ha accompagnata e che annuisce sotto il sole che picchia. Persone che rispettano la volonta' di privacy della famiglia, ma che rimangono attaccati a quel muro di mattoni rossi dell'ospedale come se da un momento all'altro qualcuno potesse cambiare il finale di questa storia. In serata l'arrivo di Pietro a Trasacco, il paese di origine della famiglia, il luogo delle vacanze, dei ricordi, di nonna Iole e anche dell'appartenenza. Perche' Pietro si sentiva parte di quella terra, la Marsica, da cui ha ereditato i tratti ruvidi, da 'orso'. Gino Fosca, il sindaco, cugino del padre dell'attore, ha annunciato il lutto cittadino per il cittadino onorario piu' amato. Il guerriero marsicano che ascoltava 'With Or Without You' degli U2: 'Attraverso la tempesta noi raggiungiamo la riva. Tu dai tutto ma io voglio di piu', io ti sto aspettando cuore nobile e coraggioso'. La colonna sonora della sua storia d'amore".
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