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SEQUESTRO BENI CLAN CASALESI NEL CASERTANO A DUE IMPRENDITORI


CASERTA, 25 GIUGNO 2010 - La Direzione Investigativa Antimafia di Napoli, ha eseguito un decreto di confisca e di sequestro di beni nei confronti di due esponenti del clan camorristico dei Casalesi. Entrambi i provvedimenti sono stati emessi dal Tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta). Ad Antonio Santamaria, 35enne di Cancello Arnone, sono state confiscate le disponibilità finanziarie ed è stata notificata l'applicazione della misura di prevenzione della sorveglianza speciale della pubblica sicurezza, con obbligo di soggiorno nel comune di residenza per due anni e mezzo. A Rocco Veneziano, di 57 anni, di Castel Volturno, la Dia ha sequestrato beni per un valore complessivo stimato di un milione di euro: un appezzamento di terreno e di un fabbricato a Casal di Principe, nonché una quota del capitale sociale della srl 'Immobiliare Colle Verte', con sede a Terni. Veneziano è stato di recente condannato a due anni e otto mesi di reclusione per associazione per delinquere di tipo mafioso ed è considerato appartenente al clan dei Casalesi gruppo Bidognetti. In particolare è ritenuto il punto di riferimento per la gestione di interessi economici del sodalizio camorrista. Secondo le accuse, il geometra e imprenditore edile, sfruttando la sua figura di insospettabile professionista, si prestava a garantire assistenza, a predisporre la documentazione per indire gare di appalto e a fornire i nomi delle imprese 'pulite' alle quali poter assegnare lavori per favorire gli interessi del clan.

 
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