S. Maria C.V. (Fer.Ter), 24 giugno 2010 - Da Alfonso De Giglio, responsabile sindacale dei dipendenti giudiziari, in servizio in servizio presso la struttura "ex Caserma Mario Fiore", (parte della Procura, Ufficio del Giudice di Sorveglianza, Ufficio del Giudice di Pace) riceviamo e pubblichiamo la seguente lettera aperta indirizzata al Presidente del Tribunale e al Procuratore della Repubblica.
“Il personale amministrativo giudiziario, in servizio presso la “FORESTERIA” ex Caserma Mario Fiore, sentitamente ringraziano i vertici degli Uffici Giudiziari di S.Maria C.V. per l’alta considerazione di cui godono. Dopo i fanghi invernali, attualmente beneficiano della sauna estiva. Allietati per circa NOVE mesi da sinfonie per martelli pneumatici e trapani vari, muovendosi con disinvoltura tra materiali di risulta e polvere a volontà, che nei giorni piovosi si trasformava in poltiglia, osservati con amorevole cura da operai in transito sulle impalcature, con le finestre decorate da calcinacci e teli posti a protezione dalla luce naturale, picconati ovunque e ad ogni ora, con il privilegio di poter parcheggiare, durante il periodo invernale, in ampi ed arieggiati spazi, anche se distanti e frequentati da cani randagi, attualmente, con l’avvento della stagione estiva, beneficiano di igienica e salutare sauna, per la disattivazione dei climatizzatori”.
“Però, con sommo orgoglio, si apprende, tramite i mezzi di informazione (giornali locali), che il “sacrificio”, ritenuto tale solo dagli ingrati ed irriconoscenti, è stato ed è utile per “riqualificare l’immobile e renderlo soddisfacente, sia sotto il profilo funzionale che a quello del decoro, alle esigenze dell’utenza e degli Uffici Giudiziari del Tribunale Civile che dovrebbe andare ad ospitare. Cosa, forse, che non è stata da 10 anni a questa parte?”.
“In Premio si apprende, sempre dai mezzi di informazione, che, al personale che è stato in servizio presso tale struttura, per oltre un decennio, verrà concesso l’alto onore di un trasferimento presso la ex ITALTEL. Dalla ex Caserma alla ex Fabbrica. Si migliora in rispetto e considerazione. Sembra che il disegno sia ormai compiuto, con la partecipe complicità di molti e nel pigro silenzio di moltissimi”.
“Tutti conoscono la destinazione o le destinazioni, prossime e future, dei dipendenti in servizio presso la ex Caserma Mario Fiore, mezzi di informazione e comuni cittadini, tranne i diretti interessati. Ma, quale è il problema? Da ubbidienti esecutori prepareranno le loro 24 ore, con qualche decina di migliaia di fascicoli e raggiungeranno la nuova colonia. E cosa importa che sia il precedente D. Lgs. 626/94 che l’attuale D. Lgs.81/08 prevedeva e prevede una partecipazione e coinvolgimento dei lavoratori per renderli responsabili della loro tutela e sicurezza. Che tra gli obblighi del Datore di Lavoro vi era e vi è quello di adempiere agli obblighi di informazione”.
“Il tutto è stato fatto, o non fatto, nel loro interesse, onde evitare un faticoso e fastidioso confronto che presuppone sempre la possibilità di cambiare opinione, fare mediazioni, sentire l’opinione degli altri e tenerne conto. Ha sempre funzionato così, ad intermittenza, come un fiume carsico. Brevi stagioni di anarchia, sovrastate da lunghi periodi di silenzio. Ora stiamo vivendo uno di questi. E cosa importa che l’attività dell’Ufficio deve essere rivolta al servizio all’utenza, all’informazione all’utenza, alla promozione e alla realizzazione di iniziative di comunicazione per assicurare la conoscenza di normative, strutture e diritti dell’utenza”.
“Il personale sarà dotato di orario dei mezzi pubblici che collegheranno le varie strutture giudiziarie. A meno che, qualche illuminato amministratore (comunale?) non provvederà ad organizzare adeguato servizio navetta che potrà essere anche utilizzato dal personale giudiziario costretto a fare la spola tra le varie strutture per esigenze di servizio, indispensabili alla sopravvivenza dell’ufficio. O gli verrà assegnato autista personale? Comunque, nel ringraziare ulteriormente, ma con la preoccupazione che il troppo benessere possa nuocere alla salute degli scriventi, si chiede un interessamento per affrontare e risolvere il problema climatico che attualmente li coinvolge”.
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