Ecco il testo-invito riguardante un incontro pubblico sul tema della scuola e della riforma in atto, che si terrà presso l'Auditorium dell'I.T.I.S. "F. Giordani" di Caserta: venerdì, 25/06/2010 alle ore 17:30 a cura della prof. Mena Moretta.
CASERTA, 21 GIUGNO 2010 - (Lettera invito del Movimento Giordani) AI PARLAMENTARI DI TERRA DI LAVORO
Il sistema scolastico pubblico italiano ha immensi problemi, le strutture sono
inadeguate, gli ordinamenti usurati e caotici, dieci anni di costanti tagli alla spesa
ed il contemporaneo aumento dei contributi alle scuole private, compromettono
negativamente la qualità e la serietà degli studi.
Si potrebbero enumerare tutte le molte carenze e i ritardi della scuola italiana,
basterà dire che rischia di diventare una macchina inutile.
È quindi necessaria una riforma, ma quella che sta per attuarsi si prefigura come
l’avvio di una vera e propria dismissione della scuola pubblica. I contenuti
culturali, pedagogici e educativi, di questa riforma sono blindati da barriere
ideologiche che impediscono un franco e produttivo confronto. Ciò rende
inaccettabile, perché privo di motivazioni coerenti, la precarietà e la perdita di
tanti posti di lavoro generati dagli interventi previsti..
Ancora una volta è la Campania che si appresta a pagare il prezzo più alto, in
termini di posti di lavoro e qualità del servizio offerto alle famiglie ed ai giovani, in
una logica perversa che vede costantemente scaricati sui più deboli i costi dei
fallimenti della gestione politica.
A tal proposito, il Movimento Giordani, nato per colmare la carenza di dialettica
istituzionale imposta ai temi della scuola pubblica e rappresentativo, sul piano
provinciale, del dibattito sulla riforma della scuola, ricordando che l’istituzione
scolastica pubblica è il perno principale della costruzione morale e civile del
cittadino, che quindi, il suo tipo d’organizzazione, ancor prima del suo
programma, deve educare i giovani alle responsabilità democratiche, e rilevando
l’inaccettabilità di una cinica e dilettantesca equazione TAGLI = RISPARMI che
contraddice le reali esigenze dell’istruzione pubblica,
INVITA
i Parlamentari della provincia di Caserta, ad un incontro pubblico sul tema della
scuola e della riforma in atto, che si terrà nell’Auditorium dell’I.T.I.S.
“F. Giordani” di Caserta:
VENERDÌ, 25/06/2010 ALLE ORE 17:30.
Sono altresì invitati:
I Rappresentanti della Stampa
Le Rappresentanze Sindacali di Categoria
I Rappresentanti Istituzionali dell’Istruzione
In allegato, vengono sintetizzate le considerazioni raccolte negli incontri fin qui
tenuti.
Considerazioni sulla riforma della Istruzione, Università e Ricerca Statale:
- nella scuola dell'infanzia e in quella primaria, quando si ammala la maestra
i bambini vengono ripartiti in altre classi già gremite, perché sono stati
tagliati i fondi per le supplenze e con essi i Precari. Nelle scuole secondarie,
in assenza del docente, le classi posticipano l'entrata alle prime ore oppure
anticipano l'uscita alle ultime ore oppure, più frequentemente, nelle ore
intermedie rimangono "scoperte";
- anziché aumentare le ore di laboratorio nelle superiori, le riduce a parità di
contenuti e, in alcuni casi, le dimezza (fisica e chimica) eliminando, in
questo modo, il tempo necessario all'apprendimento dell'allievo; allo stesso
modo saranno ridotte le ore di lezione di matematica, informatica e lingue
propagandando, invece, un loro aumento;
- anziché aumentare gli investimenti per la ricerca, questi vengono ridotti e,
ipocritamente, poi si dice che occorre impedire la "fuga dei cervelli"
dall'Italia;
- i tagli non riguardano soltanto il mondo della scuola (sanità,
amministrazioni pubbliche statali e locali, ecc.) e sono dovuti a scelte
scellerate del governo, per fare fronte ad una crisi mondiale dovuta ad una
pratica realizzazione non sostenibile della "globalizzazione";
- già nell'a.s. 2009/2010, la riduzione del personale amministrativo e tecnico
al Giordani ha prodotto oggettivi disagi alla gestione dell'istituto, agli alunni
ed ai docenti (mortificati nella professionalità inespressa): il taglio agli
assistenti tecnici di chimica non ha consentito l'utilizzazione dei laboratori
di chimica secondo la programmazione annuale;
- sono stati realizzati i libri di testo prima che venissero definiti i programmi
ministeriali, ad ulteriore conferma che, la riforma Gelmini, anziché fissare i
profili di uscita, i metodi ed i contenuti dei vari ordini istruzionali e poi
delle discipline, per far sviluppare le competenze necessarie al mercato del
lavoro ed all'essere degni cittadini, segue il percorso a ritroso taglia gli
investimenti e poi mette le cosiddette "pezze a colori";
- i regolamenti di attuazione della riforma per la scuola superiore sono stati
pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale n.137 del 15 giugno 2010,
successivamente all'adozione dei libri di testo ed alle iscrizioni delle prime
classi;
- mediante strumenti statistici e meccanismi nazionali (INVALSI) ed europei
il ministero ha definito una riforma senza mai interpellare direttamente le
parti interessate. Le parti interessate sono state espropriate di un proprio
diritto da altre parti, autoreferenziali e conservative, create ad hoc per
negare ogni diritto a qualsivoglia obiezione. In parallelo, il ministero ha
agito dividendo le ragioni delle organizzazioni sindacali. Questo forse spiega
il ritardo della consapevolezza necessaria per una efficace ed efficiente
reazione di tutte le parti interessate dalla riforma;
- la manovra finanziaria integrativa proposta dal governo infliggerà il colpo
mortale all'Istruzione, all'Università ed alla Ricerca bloccando per tre anni
gli scatti di anzianità, che non verranno più recuperati. Quale spregio e
quanta ingratitudine! Le Nazioni culturalmente avanzate, saggiamente,
taglieranno le spese improduttive ma, nel contempo, investiranno nella
scuola e nell'università per ottenere nel futuro prossimo classi dirigenti e
forze lavoro competenti.
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