CASERTA, 19 MAGGIO 2010 - (Casertasette) - Sensibilizzare la comunità al riutilizzo sociale dei beni confiscati alle mafie e realizzare un progetto, una rete che nasce dal territorio e lavora per il territorio: sono gli obiettivi del "Festival dell'impegno civile", l'unico in Italia a svolgersi nei beni confiscati alla criminaltà organizzata, che si terrà nelle casertano e nel napoletano dal 24 al 30 maggio 2010. L'iniziativa, promossa dal coordinamento di Caserta dell'associazione "Libera" e dal Comitato don Peppe Diana - il sacerdote ucciso dalla camorra - è stata presentata alla stampa stamani alla Camera, "testimonial" i deputati Fabio Granata del Pdl e Giuseppe Giulietti (gruppo misto), portavoce di Articolo 21. E proprio Giulietti ha spiegato che il festival costituisce il primo appuntamento della campagna "T'illumino di più" che Articolo 21 ha lanciato nei giorni scorsi. Una campagna nata "per riportare in prima pagina i temi espulsi negli ultimi anni, come ad esempio le terre di camorra o come l'Afghanistan, dove proprio oggi è morto un collega italiano, uno dei tanti giornalisti che mettono a rischio se stessi per far luce dove c'é il buio". Granata ha sottolineato l'importanza di parlare delle mafie, "bisogna fare film, libri, tutto quello che può servire" e ha esortato a trovare un accordo in Parlamento sulla data in cui istituire la Giornata in memoria delle vittime delle mafie, dando merito a "Libera" che "non appartiene alla sinistra ma alla coscienza civile italiana". Per Isaia Sales, storico della criminalità organizzata, questo impegno sui beni confiscati è "una novità assoluta, soprattutto nel casertano". Il fenomeno dei Casalesi, ha spiegato, era sconosciuto fino a poco tempo fa, e si deve ringraziare persone come Roberto Saviano se ce ne siamo accorti. Il festival, hanno sottolineato gli organizzatori, vuole dimostrare come in questi territori vi siano "comunità sane" e sostenerle nell'impegno faticoso del cambiamento possibile, nel "riscatto culturale, sociale ed economico di un territorio che non vuole essere terra di camorra". I comuni coinvolti sono Napoli, Casalnuovo, Ottaviano, San Cipriano d'Aversa, Sessa Aurunca e Castel Volturno. Per la prima volta si esibirà in concerto la band dei ragazzi delle terre di don Peppe Diana, insieme a un ensemble che vede coinvolti anche Corrado Sfogli e Fausta Vetere della Nuova Compagnia di Canto Popolare. Insieme all'Archivio storico della canzone napoletana, Radio Rai 3 realizzerà una trasmissione radiofonica.
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