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UCCISO PER NON FARLO PENTIRE: QUATTRO ARRESTI DEI CARABINIERI


Quattro ordinanze di custodia cautelare per i delitti di omicidio pluriaggravato, detenzione e porto di armi sono state eseguite dai carabinieri del Comando provinciale di Caserta nei confronti di Ernesto Cornacchia, Mario Santoro, Massimo Gitto e Vincenzo Filoso, pregiudicati ritenuti affiliati al clan camorristico La Torre. I quattro, secondo quanto si e' appreso, parteciparono a vario titolo all'agguato a Ciro De Feo, assassinato il 26 luglio del 1994 a Mondragone (Caserta). Secondo la ricostruzione dell'accaduto, esecutori materiali dell'omicidio furono Cornacchia, Santoro e Gitto insieme con Giuseppe Valente, attualmente collaboratore di giustizia, mentre la fase organizzativa venne curata da Filoso in collaborazione con Donato Pagliuca, successivamente deceduto. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Napoli Giuliana Tagliatatela, su richiesta dei pm della Dda Raffaele Cantone, Raffaello Falcone e Paolo Itri. Le indagini si sono avvalse della collaborazione di pentiti, alcuni dei quali come Augusto La Torre, Stefano Piccirillo e Giuseppe Valente risultano indagati a piede libero nell'ambito della stessa inchiesta. Ciro De Feo, originario di Napoli, era un esponente di spicco del clan La Torre e fu arrestato nel 1991. Dopo la scarcerazione, però, si era allontanato dall'organizzazione anche a causa di alcuni contrasti sorti durante la detenzione con altri esponenti del clan. Nell'ambito del gruppo camorristico si era diffuso il timore che De Feo potesse "pentirsi" e collaborare con la giustizia; la richiesta di "eliminazione" fu portata all'attenzione del capo clan Augusto La Torre che dal carcere, nonostante fosse sottoposto al regime del 41 bis, diede l'assenso per l'omicidio. De Feo fu colpito da numerosi colpi d'arma da fuoco mentre tornava a casa a bordo del suo ciclomotore.

 
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