"L'attività della Procura di Napoli, dopo quella di Caserta, contribuisce a dare nomi e cognomi agli ecocriminali dei rifiuti che in questi anni hanno trasformato la Campania in pattumiera d'Italia". Legambiente in una nota plaude l'operazione della Procura di Napoli e dal Reparto Operativo Centrale del Comando tutela ambiente dell'Arma dei Carabinieri denominata 'Re Mida'. "In una regione in emergenza - commenta Michele Buonomo, presidente Legambiente Campania- che non riesce a smaltire i propri rifiuti per carenza di impianti, al danno si aggiunge la beffa: oltre 40mila tonnellate di rifiuti provenienti dal nord venivano scaricate in Campania. Ciò significa che in sei mesi, oltre 1600 tir, hanno attraversato la nostra penisola, dal Nord alla Campania, indisturbati sotto gli occhi di tutti". "L'inchiesta - prosegue Buonomo - è anche la risposta concreta e civile alle proteste e alle minacce della Lega Nord sui rifiuti campani che in questi giorni sono partiti per il centro nord. La Campania inconsapevolmente in questi anni ha dato e anche molto in termini di rifiuti, inquinamento del territorio e salute dei cittadini". "Inchieste come questa - commenta Buonomo di Legambiente - dimostrano la crescente aggressività delle ecomafie e per questo torniamo a sollecitare tutte quelle misure che possono essere necessarie al ripristino della legalità. E' il caso dell'introduzione dei delitti contro l'ambiente nel nostro Codice penale, ma soprattutto - richiede il presidente regionale di Legambiente - in tempi brevi sollecitiamo l'adozione di misure, queste sì davvero straordinarie, con cui ripristinare la legalità nelle cosiddette "terre dei fuochi", in particolare l'Agro aversano e i comuni dell'area a nord della Provincia di Napoli (triangolo Qualiano, Giugliano, Villaricca): si tratta di agire, a nostro avviso, con lo stesso impegno che ha caratterizzato l'Operazione Primavera, attraverso la quale, é stato sostanzialmente stroncato un sistema criminale che teneva in scacco la provincia di Brindisi. In quel caso si trattava di contrastare bande sempre più spietate di contrabbandieri di sigarette. Questa nuova "Operazione Primavera" - conclude Buonomo- dovrebbe avere come obiettivo, invece, i contrabbandieri di rifiuti che avvelenano quei territori, minacciano la salute dei cittadini e compromettono importanti attività economiche"
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