"Per la nostra Regione il risultato ottenuto in sede di Commissione Europea soddisfa anche se non in pieno le attese dei lavoratori del settore e dei sindacati di categoria e assicura da oggi e fino a tutto il 2013 certezze di continuitą nell'attivitą della tabacchicoltura, garantendo i livelli occupazionali". E' quanto sostiene il segretario regionale della Fai-Cisl, Carlo Colarusso, dopo la decisione assunta dalla Commissione Europea. "La Campania - prosegue Colarusso - rappresenta il 40% della produzione nazionale di tabacco e le province di Caserta, Benevento ed Avellino occupano i primi posti tra le prime dieci province italiane per maggiore produzione. In Campania sono presenti oltre i 2/3 delle aziende produttrici di tabacco, si concentrano pił della metą delle 64 aziende di prima trasformazione ed operano pił di 16000 aziende produttrici di tabacco secco sciolto che producono tutte le varietą di tabacco". "A questi primati - conclude Colarusso - corrisponde un analogo primato nel campo dell'occupazione. In questo settore, infatti, trovano applicazione nella fase agricola pił di 10000 addetti, pari al 52% del totale nazionale e nella fase industriale trovano occupazione circa 2650 lavoratori stagionali e 300 lavoratori fissi".
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