CAMPANIA, 12 FEBBRAIO 2010 - ''Sono scelte che riguardano il Pdl. Per quanto mi riguarda, io sono candidata''. Cosi' Sandra Lonardo, la presidente del consiglio regionale della Campania a cui i magistrati del tribunale di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) hanno applicato l'obbligo di dimorare fuori dal territorio campano nell'ambito dell'inchiesta su appalti e assunzioni all'Arpac (l'agenzia regionale per la protezione ambientale) valuta il codice etico voluto e sottoscritto da Stefano Caldoro, candidato presidente del centrodestra alla presidenza delle regione Campania. ''Sono problemi evidentemente riferiti al Pdl - ha aggiunto la Lonardo, intervistata dal programma Snap (Senza Nulla a Pretendere) dell'emittente avellinese Irpinia Tv- rispetto ai quali la mia candidatura non e' in discussione: ho lavorato tanto nell'interesse dell'intero consiglio regionale mantenendomi sempre sopra le parti, come la stessa opposizione mi ha riconosciuto, riconfermandomi nella carica due anni fa. Dunque, non vedo cosa c'entrino le mie vicende giudiziarie con le candidature''. Sul candidato presidente, la Lonardo ha espresso parole di apprezzamento: ''Conosco e apprezzo Stefano Caldoro da tempo, cosi' come conosco la sua famiglia, i suoi genitori: persone sagge e splendide. Ho provato molta gioia per la sua candidatura''.
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