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SAN CIPRIANO D'AVERSA (CASERTA): FAIDA OMICIDA FRA RUMENI, PRESI DUE ROM


CASERTA, 8 FEBBRAIO 2010 - I carabinieri di Casal di Principe (Caserta), a conclusione di indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di S.Maria Capua Vetere, sulla morte dell'immigrato ucraino il cui cadavere, carbonizzato fino al tronco, è stato trovato sabato fa in un casolare abbandonato nelle campagne di Villa Literno, hanno arrestato con l'accusa di omicidio aggravato due romeni. In particolare i due sono accusati di aver dato fuoco ad alcune coperte e lenzuola all'interno del piccolo casale in località 'Ponte Pisolo' di San Cipriano d' Aversa. La vittima, probabilmente, forse perché ubriaca, non sarebbe stato in grado di sfuggire alle fiamme che si sono estese in breve anche al letto nel quale dormiva. I due romeni, Iulian Dohotariu, di 40 anni e Marian Ungurianu, di 43 anni, accusati di avere dato fuoco, nella notte tra il 5 ed il 6 febbraio scorso, al casolare abbandonato nel quale è morto semicarbonizzato l'immigrato ucraino, Mykhailo Symyonka, di 50 anni, sono stati rinchiusi nel carcere di S.Maria Capua Vetere, in esecuzione di un fermo del pm, emesso dalla locale Procura della Repubblica. Il cadavere dell'ucraino è stato trovato dai carabinieri, avvertiti da una telefonata, la mattina di sabato scorso, all'interno del casolare abbandonato, situato in un campo incolto, alla periferia di S.Cipriano d'Aversa. Si tratta di una piccola stanza priva di mobili, senza luce, che l'extracomunitario condivideva con Ungurianu e nella quale spesso si intratteneva anche l'altro arrestato. Ai carabinieri ed al magistrato i due romeni hanno raccontato che prima dell'incendio avevano bevuto insieme con l'ucraino molto fino ad ubriacarsi tutti. Tra i tre sarebbe, poi, sorta, per futili motivi, una discussione piuttosto animata, prima che il fuoco appiccato alla coperta si estendesse al letto, sul quale l'ucraino, ormai in preda ai fumi dell'alcol, si era adagiato.

 
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