CAPUA (CASERTA), 22 GENNAIO 2010 - A febbraio dell'aeroporto di Arbatax-Tortolì in Sardegna, sarà lanciato "Polluce", il secondo esemplare di laboratorio volante aerospaziale senza pilota progettato e realizzato dal Cira, il Centro di ricerche aerospaziali di Capua (Caserta) con il contributo di industrie nazionali del settore. Lo ha annunciato oggi il presidente del Cira, Enrico Saggese. Pur essendo molto simile a "Castore", il velivolo che a febbraio 2007 ha compiuto con successo la sua missione raggiungendo l'80% degli obiettivi prefissati, "Polluce" è in realtà molto più sofisticato. L'esperienza operativa maturata con il primo lancio, così come l'elaborazione dei dati raccolti, hanno spiegato i vertici del Cira, hanno consentito, infatti, di realizzare un velivolo tecnologicamente più avanzato e di progettare una missione più complessa sia dal punto di vista delle velocità da raggiungere, sia delle manovre da eseguire durante il volo. Il velivolo, la cui funzione è quella di laboratorio volante, servirà ad estendere le conoscenze già acquisite nei settori di aerodinamica e strutture e a testare l'affidabilità delle tecnologie e delle leggi di controllo utilizzate per la navigazione con guida automatica ed in parte autonoma. Nelle ultime fasi di preparazione al volo, sarà completata l'istallazione a bordo di due esperimenti. Il primo è proposto da una piccola-media impresa campana, Strago Ricerche, e si basa sull'uso di sistemi elettromeccanici miniaturizzati (Mems) per misurare le accelerazioni avvenute durante il volo. Il secondo é un esperimento didattico di fisica dell'atmosfera chiamato Iris e finalizzato alla rilevazione dell'opacità dell'atmosfera collegata alla presenza di aerosol ed ideato da alcune scuole medie superiori della Puglia. Nella realizzazione della prossima missione sono stati ancora coinvolti enti e istituzioni come l'Agenzia Spaziale Italiana (Asi) per il supporto alle operazioni di lancio, l'Aeronautica Militare per il controllo in sicurezza della missione, l'Agenzia Spaziale Europea (Esa) per l'utilizzo del sistema satellitare Artemis, la Marina Militare per le operazioni di recupero del velivolo dopo l'ammaraggio, l'Enav per l'autorizzazione al volo e la gestione delle interferenze con il traffico aereo.
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