CASERTA, 7 DICEMBRE 2009 - Un ferito e tre arrestati, un quarto uomo e' ricercato. E' stata un'operazione dei carabinieri e un'altra, parallela, della squadra mobile di Caserta a scoprire che in un'abitazione a Villa di Briano, nel casertano, c'erano un fucile a pompa calibro 12 e 154 cartucce detenute illegalmente da due persone, padre e figlio. Tutto e' cominciato dal ferimento ad un piede, ieri sera, di Pasquale Varrone, operaio 26enne di San Cipriano d'Aversa, residente in provincia di Reggio Emilia, colpito da un proiettile dopo una lite con Antonio Campaniello che lo aveva accusato di aver parcheggiato l'auto davanti al cancello di casa. Dopo la sparatoria, Campaniello - che stando ad alcune testimonianze aveva sparato al 26enne - e' stato arrestato dai carabinieri di Aversa per tentato omicidio e porto abusivo di armi. Ma, durante alcune perquisizioni in un'abitazione in uso al padre e al fratello del feritore, gli agenti della squadra mobile hanno trovato il fucile e cartucce di calibro 9, 7.65, calibro 12 e calibro 38 special. In manette sono finiti Salvatore e Giuseppe Campaniello, gia' noti alle forze dell'ordine per reati di evasione e detenzioni di armi. Ricercato e' un altro fratello del feritore dell'operaio 26enne accusato di concorso in tentato omicidio. Le armi e le munizioni sono state trovate in un sottotetto e in un'auto parcheggiata all'interno della casa. Ulteriori indagini sono in corso per verificare se il fucile e le cartucce fossero nella disponibilita' del clan dei Casalesi.