Caserta - In modo spudorato e irriguardoso per i cittadini sammaritani e nel bel mezzo dell'emergenza rifiuti, l'amministrazione di Santa Maria Capua Vetere partorisce un'idea geniale e si permette di invitare - tra le colline di rifiuti - alcuni sindaci di città slow (come quello di Positano o Furore) per paralare della (im)possibilità di un Centro Commericiale Naturale. Per l'occasione, sabato scorso, è stato addirittura approntato un tavolo di esperti guidati dall'assessore Ponsillo. L'idea è far nascere, a due passi dall'Anfiteatro quasi nascosto dalle erbacce e dall'immondizia - una specie di centro commerciale da non costruire ma da realizzarsi attraverso l'abbellimento dei negozi del centro (a spese dei negozianti) e senza il passaggio di automobili. Insomma, l'ideatore di questa idea (che difficilmente si realizzerà) vorrebbe far diventare la città del Cdr uguale a Positano o ad altre città cosiddette slow delle quali si è avuto il coraggio di invitare qualche sindaco. Santa Maria Capua Vetere, però, ha già di sicuro qualcosa di slow (dall'inglese, "lento"): la lentezza con la quale, per esempio, continuano a prendere i rifiuti. Per il mare, dovrà attrezzarsi...
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