CASERTA, 17 NOVEMBRE 2009 - Dopo aver ucciso la moglie, il 30 giugno scorso, soffocandola in camera da letto con un pellicola trasparente di plastica, tento' il suicidio sparandosi un colpo di pistola alla testa: uscito dal coma, e fatte le prime cure di riabilitazione, e' stato arrestato dai carabinieri. Finisce cosi' il dramma maturato la scorsa estate in un appartamento in via Mussini, a Correggio, nella bassa reggiana, dove una guardia giurata - Salvatore Ciocia, 37 anni, nativo di Napoli - uccise la moglie - Elvira Bombara, 35 anni, casalinga, originaria di Caserta, tentando poi di togliersi la vita. A dare l'allarme, furono i due figli minorenni della coppia e un vicino di casa, dopo aver atteso per ore sulle scale che qualcuno aprisse loro la porta. All'arrivo dei carabinieri, che entrarono in casa con l'aiuto dei vigili del fuoco, la macabra scoperta. L'uomo venne ricoverato in coma nel reparto rianimazione dell'Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia, in prognosi riservata. Le sue condizioni sono pero' andate via via migliorando, rendendo possibile l'ordinanza di custodia cautelare firmata dal gip reggiano Cristina Beretti. L'uomo e' stato ora condotto in una struttura carceraria del Nord Italia dotata di centro diagnostico terapeutico per il proseguo della cure mediche.