CASERTA, 31 LUGLIO 2009 - Coltivazioni e agricoltura sociale su un terreno confiscato alla camorra: accade a Casal di Principe, roccaforte del clan camorristico dei Casalesi, dove è é stato inaugurato, in località Difesa Casale, il centro di 'Agricoltura Sociale - Antonio Di Bona'. I terreni, confiscati due anni fa a Sebastiano Ferraro, ritenuto elemento di spicco della criminalità organizzata operante nella zona, sono stati affidati alla cooperativa 'Eureka'. Nel corso della cerimonia la presidente del consorzio 'Agrorinasce', l'agenzia per l'innovazione, lo sviluppo e la sicurezza dei comuni a maggiore influenza dei Casalesi, Imma Fedele, ha ricordato la figura di Antonio Di Bona, l'agricoltore di Casal di Principe, al quale è intitolato il centro, ucciso il sei agosto di 17 anni fa, per vendetta, dalla camorra mentre era in attesa della riparazione del trattore in un'officina di Villa Literno. Tra i primi atti della cooperativa sociale, la raccolta di pesche che saranno vendute come prodotto fresco o trasformate in confetture. Il Centro di Agricoltura sociale 'Eureka' opera da anni nella socializzazione e nell'inserimento lavorativo delle persone affette da disagi mentali.
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