Sala d’Armi. Prossima, la riunione di concerto tra le Amministrazioni per consentire la gestione da parte del Comune come Museo delle Armi. Il sindaco Carmine Antropoli: “Un tesoro architettonico unico nel suo genere che finalmente potrà essere a disposizione della comunità”. CAPUA (Caserta, 19 luglio 2009) - Si terrà entro il mese di luglio la riunione di concerto tra il Comune di Capua, la Soprintendenza di Napoli e di Caserta, l’Agenzia del Demanio di Roma e la filiale di Napoli dell’Agenzia del Demanio pere consentire da parte del comune di Capua la gestione della Reale Sala d’Armi sita in via Andreozzi. Un monumento unico in Italia nel suo genere, oggetto di un lungo ed articolato restauro e che presto, ultimate alcune opere da parte del Comune, diverrà fruibile dalla comunità. Specificatamente la Sala d’Armi diverrà un museo storico delle armi. Questo l’indirizzo a seguito di una riunione tenutasi nel mese di giugno in comune alla presenza del sindaco Carmine Antropoli, dell’architetto Anna Capuano per la Soprintendenza regionale, del geometra Pasquale Corvino della Soprintendenza di Caserta, della dottoressa Concetta Cino, consulente del comune per quanto attiene la gestione e la valorizzazione da parte dell’Ente delle proprietà dello Stato. In merito il sindaco Carmine Antropoli: “Nell’ambito dell’attenta politica di riqualificazione e di utilizzo dei gioielli di famiglia da parte dell’Amministrazione comunale, posso ribadire la notizia che presto la Sala d’Armi potrà essere fruibile dalla comunità che, purtroppo, non ha mai potuto, se non in rare manifestazioni di interesse culturale, visitare ed ammirare questo capolavoro architettonico. Ringrazio quanti per la Soprintendenza ed il Comune stanno intervenendo alle diverse riunioni e stanno lavorando per raggiungere tale preziosissimo risultato. Dalla Soprintendenza la Sala d’Armi verrà restituita al Ministero delle Finanze che ne affiderà la gestione al comune di Capua, che ultimerà alcuni lavori. Il comune potrà dunque utilizzare tale sito come museo delle armi, divenendo luogo di visite guidate, considerata anche la sua particolare importanza nel campo dell’architettura militare. Proprietario rimarrà sempre il Ministero ma il Comune guadagna l’importante possibilità di poter inserite tale immobile nell’ambito di un circuito di siti da poter visitare in occasione di manifestazioni, dei giuramenti dei volontari del RUA, del Capua Events, del Carnevale di Capua ”.
La Sala d’Armi. Capolavoro di indiscussa bellezza, annessa a quello che un tempo fu il Convento di San Giovanni delle Dame Monache.
Realizzata da Domenico Antonio Vaccaro su disegno di Ferdinando Sanfelice, la Sala d’Armi è annessa al convento di San Giovanni delle Dame Monache, istituito in età longobarda. La sua trasformazione in Sala d’Armi avvenne in età napoleonica, quando le proprietà della chiesa furono destinate ad altro uso. Nel periodo borbonico, essa fu destinata, insieme al complesso di San Giovanni, a Scuola di Applicazione del Genio e dell’Artiglieria. V’è da anticipare come accanto alla gestione della Sala d’Armi da parte del Comune di Capua ed al suo utilizzo come museo delle armi, è allo studio un progetto che investe il complesso di San Giovanni, da utilizzare come scuola di restauro.
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