CASERTA, 17 GIUGNO 2009 - Dichiarazione anticipata di trattamento, diritti del paziente e tutela della vita. Il testo di legge sul cosiddetto “testamento biologico” afferma la piena contrarietà all'eutanasia, al suicidio assistito, all'accanimento terapeutico ed intende disciplinare in maniera compiuta il consenso informato. Un disegno legge, approvato dal Senato lo scorso marzo, che diventa oggetto di un dibattito alla Sun, il prossimo 19 giugno, alle ore 17.30, nell’Aula Conferenze della Facoltà di Medicina e Chirurgia del Secondo Ateneo, in via Costantinopoli 104. Un incontro cui partecipano Eugenia Maria Roccella, Sottosegretario alla Salute, Francesco Paolo Casavola, Presidente del Comitato nazionale per la Boietica, Raffaele Calabrò, componente della 12esima Commissione Igiene e Sanità del Senato, Biagio Lettieri, ordinario di Anestesiologia della Sun, Monsignor Rino Fisichella, Rettore della Pontificia Università Lateranense, il Rettore della Sun Francesco Rossi e il Preside della Facoltà di Medicina e Chirurgia, Giovanni Delrio.
“E’ necessario spiegare in maniera sintetica i principi che sono alla base del testo di legge – spiega il Senatore Calabrò - la tutela della libertà, la difesa della dignità umana. Non si può, infatti, comprendere la struttura e la ratio del ddl prescindendo dal principio del rispetto della dignità umana. La dignità non è mai stata sinonimo di capacità di produrre o di relazionarsi. Le persone in stato vegetativo sono soltanto persone più fragili, bisognose di cure, persone che conservano la loro dignità e degne di continuare a vivere. Il diritto alla vita quale diritto inviolabile ed indisponibile va tutelato anche nella fase terminale dell'esistenza e nell'ipotesi che la persona non sia in grado di intendere e di volere”.
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