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CAMORRA: AL CASALESE DETTO 'PAPERINO' PIACEVA FILM SU RIINA


CASAL DI PRINCIPE (Caserta, 27 maggio 2009) - C'era anche un dvd della fiction televisiva "Il capo dei capi", dedicata alla vita di Totò Riina, nel covo di Massimo Russo, detto "Paperino", latitante dei casalesi arrestato ieri sera con altre due persone in un'abitazione di Casal di Principe. Nel rifugio, scoperto dai carabinieri della locale compagnia, anche una pistola Beretta di grosso calibro, con 15 proiettili, di cui uno in canna; l'arma, con matricola cancellata, sarà sottoposta ad esami balistici per verificare se sia stata utilizzata in agguati negli ultimi tempi. Russo era latitante dal settembre scorso, quando sfuggì alla cattura in un'operazione della polizia, coordinata dalla Dda di Napoli, perché destinatario di ordinanze di custodia cautelare in carcere con l'accusa di associazione per delinquere di tipo camorristico, estorsioni e di concorso nel duplice omicidio di Nicola Villano e Nicola Della Volpe, uccisi in un agguato a Aversa, nel 2001. Russo, quando i carabinieri hanno fatto irruzione nel suo rifugio, dopo che l'intera zona di via Einaudi era stata circondata da militari del battaglione Veneto e dai bersaglieri della brigata Garibaldi di Caserta, che operano in appoggio ai presidi di polizia nell'agro aversano e sul litorale domiziano, stava cenando insieme con Giuseppina Capoluogo, di 31 anni e Michele Ciervo, di 32 anni, arrestati nella tarda serata con l'accusa di favoreggiamento aggravato dal metodo mafioso. Russo, che è fratello di un elemento di spicco dei casalesi, Giuseppe, é stato sorpreso dalla rapidità dell'azione dei carabinieri e non ha avuto il tempo di tentare una reazione o una fuga. Il comandante della compagnia, Alfonso Pannone, quando insieme con altri militari è entrato nel rifugio lo ha sorpreso a tavola, intento a consumare un piatto di carne con insalata.

 
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