L’ing. Sergio Becchimanzi destituito perché non voleva sottostare alla direttive di un assessore che, dire dell'ingegnere denunciante, intendeva pilotare le gare. Reintegrato con sentenza del Tribunale del Lavoro. Archiviazione del P.M. e opposizione al provvedimento con ulteriori agghiaccianti particolari. Altra denuncia. Nel mirino degli inquirenti i lavori fognari e depurativi e quelli inerenti alle manutenzioni e bonifiche del Consorzio di Bonifica Aurunco. SESSA AURUNCA (Caserta, 16 maggio 2009) (di Ferdinando Terlizzi) - La vicenda, anzi la scandalosa vicenda, inizia il 24 ottobre del 2007, allorquando l’ing. Sergio Becchimanzi, assistito dal suo difensore, l’avvocato Antonio Tommasino, presenta una circostanziata denuncia alla Procura della Repubblica contro il segretario comunale dr. Lorenzo Capoano, accusandolo di abuso di ufficio ( per averlo drasticamente sostituito dal suo incarico di capo settore dell’ufficio tecnico ) e di lesioni personali. In particolare l’ing. Becchimanzi – nel suo esposto querela – evidenziava il fatto di essere stato oggetto di una “attività persecutoria” da parte degli organi amministrativi operanti all’interno del Comune di Sessa Aurunca ( nel settore tecnico esiste una vera e propria mafia di colletti bianchi che da anni, restando impunita, gestisce a suon di tangenti l’intero apparato) per essersi lo stesso rifiutato di assecondare “il modus operandi” del perverso meccanismo di gestione della macchina amministrativa fatta di accordi preconfezionati, appalti pilotati, progetti creati ed attribuiti a misura di biechi speculatori senza scrupoli, di lavori pubblici realizzati attraverso contabilità inadeguate. In secondo luogo l’ing. Becchimanzi smascherava l’occulto progetto secondo il quale “mediante l’allontanamento di un integerrimo ed esemplare dirigente, allorchè non piegatosi alla logica fatta di illiceità delinquenziale, veniva destituito dalla propria carica, non affinchè tale funzione fosse affidata ad un dirigente maggiormente competente per ottenere una più corretta tutela degli interessi pubblici, ma solo per essersi rifiutato di pilotare, (sotto pressione di alcuni esponenti della classe politica sessana e nello specifico un Consigliere ed un Assessore Comunale ) una gara per interventi fognari e depurativi.
Il 12 aprile del 2008, il piemme Dott.ssa Fabrizia Pavani, presentava richiesta di archiviazione della prima denuncia, relativamente alla sostituzione dall’incarico del Beccamanzi e l’avv. Antonio Tommasino impugnava davanti al Gip con una serie di valide argomentazioni. Intanto il funzionario otteneva una sentenza in sede di lavoro ( Dottoressa Ruggiero ) a lui favorevole per la reintegra e presentava una seconda gravissima denuncia. Nel secondo esposto-denuncia, l’ing. Becchimanzi scoperchiava la pentola della malversazione amministrativa ed evidenziava, tra l’altro, che “fondi pubblici spartiti a misura di interesse personale, di progetti approssimati per eccesso al fine di depauperare i cittadini dei proprio soldi e di ottenere vantaggi elettorali, di parcelle inverosimili versate a professionisti compiacenti, di trattative private per apportare le indispensabili correzioni ed integrazioni alle progettazioni non esecutive e cantierabili, di ricorso indiscriminato all’uso di perizie di variante, al fine di ottenere somme di denaro sempre maggiori”.
L’ingegnere Sergio Becchimanzi nel suo secondo esposto indicava anche le opere che, secondo lui, erano da approfondire per marchiani imbrogli quali…” l’intervento di manutenzione straordinaria dei canali di bonifica del comprensorio del Consorzio di Bonifica Aurunca, con le gravi illiceità derivate ed i propri occulti personaggi sotto forma di società, di privati professionisti ed altro. Il progetto PIT di riqualificazione della zona di Baia Domizia, dove all’inadempienze varie si sommavano le perizie di variante e la contabilità oltre che la spesa pubblica gonfiata al’eccesso”.
Ma quello che appare veramente sconvolgente è quanto evidenziato dall’avvocato Antonio Tommasino, nella sua istanza di opposizione al’archiviazione ( procedimento penale n° 15536/07 R.G). “Sullo sfondo una tale straordinaria denuncia - ( riferito a quanto denunciato dal suo assistito ing. Sergio Becchimanzi - n.d.r.) – di associazione a delinquere ai fini di corruzione, concussione, peculato, distrazione di denaro pubblico, e di quanto altro possa essere esecrabile e massimamente biasimevole, oltre che perseguibile per legge, si innesta, come un corvo nero, l’ombra che annebbia la luce vivifica delle norme che regolano non solo la pubblica amministrazione ma addirittura un principio di civiltà giuridica: gli interessi della collettività”.-
A chiosatura finale, l’ing. Becchimanzi, accusava, senza mezzi termini, i suoi diretti superiori e chiariva del perché del suo allontanamento. “Voglio riferire inoltre - scrive nella sua denuncia – “il motivo che ha fatto decidere per la mia “destituzione”. Si tratta della gara per interventi fognari e depurativi attualmente in corso di svolgimento. L’Amministrazione mi ha fatto pressione per favorire una ditta concorrente (…omissis…. ) ma mi sono dimostrato assolutamente indisponibile per una valutazione diversa da quella equa per qualsiasi concorrente. Il risultato è che l’Architetto Gabriela Landi, appena nominata Capo Settore al mio posto, ha creduto di escludermi subito, sia come presidente che come commissario di gara. E’ stata la somma di tali fattori e la mia concreta indisponibilità che ha fatto decidere per mettermi subito fuori come Capo settore senza aspettare, stranamente neanche la data del 31/12/07, alla quale sono state prorogate le altre nomine di capo settore. Ritengo, infatti, che la mia destituzione sia finalizzata a liberare un posto di lavoro da far occupare a qualche persona che più opportunamente consenta un controllo o meglio una gestione politico-clientelare di un settore importante come quello dell’Ufficio Tecnico”.
|