CASERTA, 9 Maggio 2009 - 23:30 - Potrebbe essere facilmente immaginabile, secondo gli investigatori, l’epilogo della sparizione di tre pregiudicati (di cui due ritenuti vicini al clan dei Casalesi) residenti tra Grazzanise e Santa Maria La Fossa e forse vittime di una lupara bianca. A trovare l’auto bruciata forse utilizzata dai tre scomparsi venerdì sera, sono stati i carabinieri di Aversa: la sera prima erano stati i familiari di Giovanni Papa, Modestino Minutolo e Francesco Buonanno, a denunciare la scomparsa dei loro parenti informando gli investigatori degli ultimi movimenti dei congiunti.
La moglie di Papa – che ha sentito il marito alle 12,30 di venerdì al cellulare - ha anche delegato un legale, l’avvocato Raffaele Crisileo del foro sammaritano che segue da vicino le indagini: si apprende che sia Papa che Minatolo erano assieme nel giorno della scomparsa e che forse hanno incontrato il terzo uomo in un momento successivo. E’ certo che il cellulare di Papa, diventato irraggiungibile intorno alle 13 di venerdì. Secondo gli inquirenti, ma si attendono conferme, dietro la scomparsa ci sarebbe un regolamento di conti interno ad una azione dei Casalesi, dovuto forse a qualche sgarro. O una manovra di assestamento fra gli uomini che fanno riferimento a Francesco Schiavone, in carcere da anni, detto «Sandokan». Francesco Bonanno, pure scomparso, fu arrestato i assieme a Papa, per un caso di estorsione. Modestino Minutolo, 24 anni, ha precedenti invece per lesioni: in passato fu coinvolto in una storia passionale e accoltellò un rivale in amore. La scomparsa dei tre, Giovanni Papa, Modestino Minutolo e Francesco Bonanno, e' stata denunciata ai carabinieri del reparto territoriale di Aversa, che ieri mattina hanno trovato bruciata la Fiat Grande Punto utilizzata probabilmente nella serata di di venerdì. Bonanno e Papa hanno precedenti per estorsione e furono arrestati dai carabinieri a Grazzanise, comune della zona di Capua, quattro anni fa mentre tentavano di imporre il pizzo ad un imprenditore del posto. Due degli scomparsi, Papa e Buonanno si trovano in attesa di essere rinviati a giudizio (il processo è nella fase preliminare e non è ancora stata fissata l’udienza gup) in un maxi procedimento che vede indagate complessivamente 286 persone nell’ambito di un’indagine della Dda su un interposizione fittizia dei beni: fra gli arrestati nel blitz del settembre del 2008, furono arrestati Papa e Buonanno insieme a Giuseppina Nappa, lady Sandokan, accusata anche di ricettazione per aver raccolto il denaro del clan. A Papa (accusato due mesi fa anche dell’accuso di furto di energia elettrica), fu sequestrata la sua azienda agricola di Grazzanise poi restituitagli. Non è usuale, negli ambienti di camorra, denunciare immediatamente la scomparsa di qualche congiunto: in questo caso le denunce sono scattate invece in poche ore. Sul fatto indaga la compagnia dei carabinieri di Santa Maria Capua Vetere. Durante tutta la notte sono proseguiti interrogatori e perquisizioni da parte dei carabinieri.
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