MONDRAGONE (Caserta, 4 maggio 2009) - (COMUNICATO dr. Ugo Alfredo Conte, ex sindaco di Mondragone) - “E’ la prima volta che affido alla Stampa un mio comunicato dall’inizio della mia custodia cautelare, iniziata nel luglio 2008 e terminata a gennaio 2009. Fintanto che le mie vicende processuali non saranno chiuse, il mio unico intento è far conoscere la realtà dei fatti che mi vedono coinvolto, senza alcun interesse nelle cose politiche correnti.
Oggi intervengo per la vicenda relativa all’indagine penale sul sito della Cantarella in cui risultavo indagato e per la quale mi giunge la felice notizia della positiva conclusione del giudizio, come comunicatomi dall’avvocato Antonio Migliore.
I fatti riguardano la creazione di un sito di stoccaggio provvisorio di Rifiuti Solidi Urbani in località Cantarella nell’aprile 2004. Come Sindaco mi trovavo di fronte all’ennesima grave emergenza con l’immondizia che giaceva per le strade cittadine da oltre tre mesi. Fu una scelta difficile e sofferta, ma aprimmo un sito di stoccaggio che portò sollievo ad una Città sfinita e stremata, tra l’altro all’approssimarsi della stagione estiva che per Mondragone e una delle fonti più importanti di ricchezza per l’economia locale.
Subii numerosi attacchi politici e, dopo l’incendio doloso così come capitato di recente con l’attuale sito per gli ingombranti di via Fantini, giunse ineludibile l’avviso i garanzia. Questa la fatica di essere Sindaci del fare nelle nostre Terre. Non ho mai espresso riserve o dubbi sull’operato della Giustizia e l’assoluzione sulla creazione di quel sito di stoccaggio mi porta ad essere ancor più fiducioso per il futuro.
Nel corso del dibattimento si è appurato che il sito fu realizzato con gli stessi accorgimenti di una discarica, ovvero furono posati ben tre teli impermeabili sullo stabilizzato, a garanzia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Non c’era e non c’è mai stato altro intento che di aiutare la Città in un momento di gravissima difficoltà. Avendo operato era scontato che andassi incontro ad un procedimento penale, visto anche il gran polverone a suo tempo sollevato. Ma ho sempre ritenuto questa soluzione la migliore per Mondragone in quel momento, piuttosto che far bruciare, come è successo l’anno scorso, tonnellate di rifiuti nel parcheggio del campo sportivo con esalazioni di diossina impressionanti in pieno centro urbano. A non far nulla non si rischia mai nulla, forse.”
dott. Ugo Alfredo Conte
“E’ la prima volta che affido alla Stampa un mio comunicato dall’inizio della mia custodia cautelare, iniziata nel luglio 2008 e terminata a gennaio 2009. Fintanto che le mie vicende processuali non saranno chiuse, il mio unico intento è far conoscere la realtà dei fatti che mi vedono coinvolto, senza alcun interesse nelle cose politiche correnti.
Oggi intervengo per la vicenda relativa all’indagine penale sul sito della Cantarella in cui risultavo indagato e per la quale mi giunge la felice notizia della positiva conclusione del giudizio, come comunicatomi dall’avvocato Antonio Migliore.
I fatti riguardano la creazione di un sito di stoccaggio provvisorio di Rifiuti Solidi Urbani in località Cantarella nell’aprile 2004. Come Sindaco mi trovavo di fronte all’ennesima grave emergenza con l’immondizia che giaceva per le strade cittadine da oltre tre mesi. Fu una scelta difficile e sofferta, ma aprimmo un sito di stoccaggio che portò sollievo ad una Città sfinita e stremata, tra l’altro all’approssimarsi della stagione estiva che per Mondragone e una delle fonti più importanti di ricchezza per l’economia locale.
Subii numerosi attacchi politici e, dopo l’incendio doloso così come capitato di recente con l’attuale sito per gli ingombranti di via Fantini, giunse ineludibile l’avviso i garanzia. Questa la fatica di essere Sindaci del fare nelle nostre Terre. Non ho mai espresso riserve o dubbi sull’operato della Giustizia e l’assoluzione sulla creazione di quel sito di stoccaggio mi porta ad essere ancor più fiducioso per il futuro.
Nel corso del dibattimento si è appurato che il sito fu realizzato con gli stessi accorgimenti di una discarica, ovvero furono posati ben tre teli impermeabili sullo stabilizzato, a garanzia dell’ambiente e della salute dei cittadini. Non c’era e non c’è mai stato altro intento che di aiutare la Città in un momento di gravissima difficoltà. Avendo operato era scontato che andassi incontro ad un procedimento penale, visto anche il gran polverone a suo tempo sollevato. Ma ho sempre ritenuto questa soluzione la migliore per Mondragone in quel momento, piuttosto che far bruciare, come è successo l’anno scorso, tonnellate di rifiuti nel parcheggio del campo sportivo con esalazioni di diossina impressionanti in pieno centro urbano. A non far nulla non si rischia mai nulla, forse.”
|