NAPOLI - Il giornalista e scrittore Mino Jouakim, già caporedattore del Mattino, ha chiesto al Tribunale di Napoli il sequestro del film Fortapasc su tutto il territorio nazionale. Nel ricorso depositato in questi giorni, Jouakim lamenta che, nella ricostruzione degli ultimi mesi di vita del giornalista Giancarlo Siani, il personaggio di Sasà, responsabile, sottolinea, della "inventata redazione" di Torre Annunziata (nella realtà Castellammare di Stabia) sarebbe "a lui chiaramente riconducibile e verrebbe dagli autori del film ridicolizzato e falsamente rappresentato". In particolare, Jouakim, difeso dagli avvocati Maurizio d'Albora e Fabio Mariottino, lamenta che, "contrariamente alla realtà", egli venga, nella ricostruzione cinematografica, "rappresentato come un 'capo' di scarsa moralità che cerca di ostacolare in ogni modo le inchieste di Siani e, anzi, che, per farlo desistere dal suo intento di denunciare il malaffare della camorra, minaccia di allontanarlo dalla redazione, invitandolo a fare il 'giornalista-impiegato' piuttosto che 'il giornalista-giornalista'". Secondo Jouakim, "la stessa redazione di Castellammare viene ridicolizzata e diffamata attraverso la rappresentazione di uno squallido ufficio nel quale, oltre al pavido responsabile, lavorano un fotografo tossicodipendente e due giornaliste che, piuttosto che al proprio lavoro, si dedicano esclusivamente alla cura del loro corpo ed affari personali". Tutto ciò, secondo Jouakim, che nel ricorso ricorda la sua trentennale storia di cronista di punta del Mattino, proietta "per sé stesso e per la redazione che dirigeva, un'immagine distorta e fortemente diffamatoria soprattutto in considerazione del suo legame personale e professionale con Siani e dell'appoggio che egli gli garantì costantemente nella quotidiana attività di corrispondente da Torre Annunziata". Il giudice Laura Tricomi, della settima sezione del Tribunale di Napoli, riferisce Jouakim, ha fissato l'udienza pubblica del 23 aprile per la comparizione del produttore e del regista del film, Marco Risi, e per decidere sulle richieste formulate da Jouakim". (11 aprile 2009)
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