SANTA MARIA CAPUA VETERE (Caserta) - C'era una vera e propria organizzazione criminale dietro la truffa dei pedaggi autostradali che, per anni, è stata messa in atto da centinaia di autotrasportatori. Un'organizzazione, capeggiata da Domenico Vallifuoco, cognato dal noto boss della camorra Peppe Misso, che fu portata allo scoperto, nel 2004 da un'indagine, condotta dalla procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta): la stessa indagine che nella prima fase portò a nove arresti e 400 indagati. L'indagine relativa alla truffa perpetrata dal 1997 al 2004, é stata chiusa ed oltre al sequestro preventivo di 250 automezzi ha ricostruito la dinamica. Tutto, si legge in una nota del compartimento della Polstrada della Campania, era finalizzato a risparmiare il pedaggio autostradale: attraverso ticket fraudolenti gli autotrasportatori che provenivano da nord anziché pagare 70 euro per la tratta percorsa, pagavano solo 20 euro, pedaggio previsto per la tratta da Caserta nord a Napoli nord. E' tra le barriere autostradali di Napoli nord - Caserta nord - Capua che si agiva. E lì che venivano consegnati i ticket, spesso nascosti in pacchetti di sigarette vuoti posti all'interno di cestini della spazzatura nelle aree di sosta. (9 novembre 2008)
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